L’amore di Matteo Salvini per Putin è noto a tutti, meno noti sono i legami non affettivi che lo legano al dittatore e criminale di guerra russo.
Il 6 marzo 2017 Matteo Salvini, a nome della Lega e Sergey Zheleznyak, rappresentante di “Russia Unita”, il partito di Putin, firmarono un patto a Mosca, stabilendo una collaborazione tra i due partiti. Questo accordo (rinnovato tacitamente un anno fa) rimane ad oggi l’unico patto vigente tra un partito italiano e un partito straniero.
Lo abbiamo denunciato più volte in questi anni, anche agli albori dell’invasione russa in Ucraina, sollecitandone la revoca. Lo abbiamo ribadito in occasione della fiaccolata dello scorso febbraio in Piazza del Campidoglio, in memoria di Alexei Navalny, evento presenziato anche da esponenti politici della Lega, i quali però negano che Vladimir Putin abbia svolto alcun ruolo nella morte dell’oppositore.
I patti vanno rispettati o interrotti. Il Partito di Salvini, fino ad ora, ha sempre optato per la prima opzione.
Lo dichiara in una nota Matteo Hallissey-Segretario Radicali Italiani