Ucraina: Ordine del giorno leghista coerente con accordo collaborazione firmato da Salvini a Mosca nel 2017 e mai revocato.

Il vergognoso ordine del giorno presentato dalla Lega in Senato (e subito fatto proprio dai 5 Stelle) che perora “una soluzione diplomatica per una rapida soluzione del conflitto” in Ucraina non è per nulla sorprendente.

Il primo firmatario (il capogruppo leghista Massimiliano Romeo) si è già contraddistinto in passato per una serie di dichiarazioni ammiccanti a Mosca e, soprattutto, il leader della Lega, Matteo Salvini, rimane ancora oggi l’unico segretario di partito, in tutta Europa, ad avere sottoscritto un accordo di collaborazione con il partito personale di Putin, Russia Unita. Tale accordo, firmato da Salvini a Mosca il 6 marzo 2017, non è mai stato revocato ed è, pertanto, pienamente operativo. E si vede…

L’iniziativa della Lega è ancora più stigmatizzabile perché è finalizzata a mettere in difficoltà la premier Meloni, che sarà in missione a Kiev entro fine febbraio per rassicurare il presidente ucraino Zelensky sul sostegno dell’Unione Europea.

Lo dichiarano in una nota Massimiliano Iervolino – Segretario Radicali Italiani – Igor Boni – Presidente Radicali Italiani-Giulio Manfredi-Giunta Radicali Italiani.