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Riforma costituzionale: prima di ogni commento aspettiamo di vedere testo, attenti a partecipazione popolare e ruolo del Parlamento

Politica, leader, elezioni, voto, non voto astensione.

Come sempre prima di dare un giudizio su una materia così importante come è una riforma istituzionale aspettiamo di vedere il testo ufficiale. Dopodiché appare chiaro come un ruolo più forte del presidente del Consiglio debba essere controbilanciato, sia dal punto di vista parlamentare che dal punto di vista popolare.

Già oggi gli eletti non svolgono un ruolo legislativo tanto è vero che sia il Senato che la Camera sono diventati dei votifici, nulla di più. La (contro) riforma voluta dal Movimento 5 stelle del taglio dei parlamentari non ha portato nessun beneficio, anzi. Il problema continua ad essere il bicameralismo paritario, quindi l’abuso della decretazione d’urgenza e la questione di fiducia.

Dall’altro lato dare più poteri ad un presidente del consiglio eletto direttamente dal Popolo deve essere accompagnato da una riforma dell’istituto referendario, a partire dalla abolizione del quorum, passando per il giudizio preventivo della Corte costituzionale e per l’abbassamento del numero delle firme necessarie.

Non dimenticando che siamo sempre in attesa della piattaforma digitale che permetta ai cittadini di poter sottoscrivere i quesiti (ma anche le leggi di iniziativa popolare) gratuitamente.

Ogni aumento di potere senza i contrappesi necessari è pericoloso, molto pericoloso.”

Lo dichiara in una nota Massimiliano Iervolino, Segretario Radicali Italiani.