“La condanna di Emilio Coveri, Presidente di Exit-Italia, a 3 anni e 4 mesi è indegna. Dimostra come in Italia serva una legge sull’aiuto al suicidio e sull’eutanasia”, così in una nota Massimiliano Iervolino, Giulia Crivellini e Igor Boni, segretario, tesoriera e presidente di Radicali Italiani.
“Fornire informazioni a chi ha intenzione di porre fine alle proprie sofferenze non può essere reato. In più, nel caso specifico, sono i medici svizzeri che hanno verificato la congruità e sussistenza delle condizioni. Alessandra Giordano, la donna che ha richiesto il suicidio assistito, ha assunto in piena consapevolezza e in totale autonomia la propria decisione.
Siamo nel paradosso più assoluto: un giudice in Italia parla di istigazione al suicidio per una persona che ha legalmente ottenuto il suicidio assistito in Svizzera. La nostra solidarietà e il nostro sostegno a Coveri e ad Exit sono pieni. Fuorilegge è un Paese, il nostro, che non discute, non legifera e mette la testa sotto sabbia in barba alla consapevolezza della stragrande maggioranza dei cittadini”, concludono.