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Falla fuori, la legge. Italia

editoriale di Massimiliano Iervolino pubblicato su Il Dubbio del 27 giugno 2023

Dopo mesi di preparazione siamo pronti a lanciare la campagna di raccolta firme su sei proposte di legge di iniziativa popolare: diritto all’aborto sicuro e informato, decriminalizzazione del lavoro sessuale, protezione del suolo, riforma del Titolo V sulla materia dell’energia, contrasto alla povertà con il reddito minimo di inserimento e il tema dei debiti dello Stato nei confronti delle Pmi.


ATTIVATI CON NOI PER RACCOGLIERE LE FIRME SULLE 6 PROPOSTE DI LEGGE!


In sei mesi vanno raccolte 50.000 firme su ogni testo di legge, per poi depositare le proposte in Senato che, a differenza della Camera, ha l’obbligo regolamentare di discuterle. Quindi, dai primi di luglio ci troverete tra la gente, per le strade, per le piazze e magari anche al mare. Tuttavia sarà possibile sottoscrivere anche attraverso una piattaforma digitale, purtroppo privata, e quindi con un costo per il cittadino, poiché quella pubblica (gratuita) che sarebbe dovuta entrare in vigore il 1° gennaio del 2022 non solo ancora non esiste ma il ministro Nordio ha affermato che non sarà pronta prima di 12 mesi. Su questo tema coinvolgeremo i firmatari delle nostre proposte di legge in una class action per essere risarciti di questo costo e per richiedere che la piattaforma venga allestita immediatamente.

Ma perché sentiamo l’urgenza di mobilitarci nuovamente? Le ultime elezioni politiche ci hanno consegnato due risultati: 1) circa 17 milioni di persone non sono andate a votare; 2) ha vinto Giorgia Meloni. Durante gli ultimi quindici anni, ognuno di noi ha vissuto la sua discriminazione che, a lungo andare, si è sommata a quella degli altri su più piani e su più fronti: esclusione e discriminazione uguale astensione ossia allontanamento dalla vita politica e istituzionale del Paese.


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Diverse delle motivazioni che hanno portato milioni di persone a non recarsi più alle urne hanno favorito in buona parte la destra meloniana giacché molti di questi problemi negli anni sono stati affrontati in modo populista e demagogico da chi oggi ci governa. I primi mesi di governo Meloni sono trascorsi con una direzione molto chiara: dal negazionismo sul cambiamento climatico al contrasto alle libertà civili, passando per la propaganda sulla cosiddetta sostituzione etnica da parte degli immigrati a una politica nazionalista alla Orban, finendo con la società dei piccoli distretti made in Italy e con la negazione della povertà.

Di fronte alla sempre crescente distanza tra popolo e palazzo, dinanzi a una opposizione sempre più spaccata che opera come se vivessimo in un regime proporzionale e con un governo Meloni “Dio, Patria e Famiglia” come Radicali italiani ci sentiamo di contrapporre a questo “sfascio” una proposta politica su tre settori cruciali: ambiente, economia e diritti. Proporremo queste leggi fuori dai Palazzi, insieme ai cittadini, per questo abbiamo scelto come slogan della campagna: Falla Fuori, la legge, Italia.