“Che il Presidente dell’Ucraina Zelensky venga in visita istituzionale in Italia è un’ottima notizia. Può essere l’occasione per dare riscontro alla nostra richiesta reiterata di ritiro delle vergognose onorificenze che ancora il nostro Paese mantiene nei confronti di numerosi gerarchi del Cremlino.
A cominciare dal portavoce del criminale di guerra Vladimir Putin, Dmitry Peskov, e del neo-ambasciatore russo in Italia Aleksej Paramonov”, così in una nota Massimiliano Iervolino, Giulia Crivellini e Igor Boni, segretario, tesoriera e presidente di Radicali Italiani.
“Il sostegno all’Ucraina che deve proseguire, sia rispetto agli aiuti sul campo di battaglia, sia nel contrasto alla pervasiva propaganda russa, sia nel sostegno alla giustizia internazionale nella sua azione volta a processare i criminali di guerra che stanno uccidendo civili e distruggendo città, non può prescindere da atti doverosi come quelli di ritirare onorificenze ai complici del regime di Mosca.
Per questo motivo, con molti esponenti della società, intellettuali, giornalisti, opinionisti, professori universitari abbiamo lanciato un pubblico appello rivolto alla presidente Meloni affinché attivi immediatamente le procedure per revocare ‘per indegnità’ innanzitutto l’onorificenza a Dmitri Peskov che, dal 2017 è insignito immeritatamente dell’onorificenza italiana più prestigiosa, quella di ‘Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana'”.
L’appello ha come primi firmatari numerose personalità di spicco tra cui Claudio Martelli, Marco Bentivogli, Vittorio Emanuele Parsi, Yaryna Grusha Possamai, Nona Mikhelidze, Oles Horodetskyy, Sofia Ventura, Vincenzo Camporini, Alessandro De Nicola, Marta Ottaviani, Gianni Vernetti, Pier Virgilio Dastoli, Guido Vitiello, Mariano Giustino, Aldo Torchiaro, Iuri Maria Prado, Christian Rocca, Caterina Simiand e molti altri.