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25 Aprile: Radicali Italiani a Kyiv per la Festa della Liberazione

È partita quest’oggi alla volta di Kyiv una delegazione di Radicali Italiani con a capo il segretario nazionale Massimiliano Iervolino, la tesoriera Giulia Crivellini e il presidente Igor Boni. “In occasione dell’anniversario della Festa della Liberazione quest’anno celebriamo a Kyiv la Resistenza ucraina, che, come diciamo da oltre un anno, è resistenza europea”, così in una nota i tre esponenti di Radicali Italiani in partenza per la capitale ucraina. “Proprio nel giorno della Resistenza italiana ribadiamo che occorre un ’25 aprile’ anche per l’Ucraina, che oggi la resistenza è rappresentata dal popolo aggredito da Putin e che per questo va sostenuto, in ogni modo. Questo sarà il nostro 25 aprile, un giorno di commemorazione ma soprattutto di lotta, la lotta partigiana che in questi mesi sta tenendo alta la bandiera blu con le stelle gialle dell’Europa, lo stesso blu e lo stesso giallo della bandiera ucraina. Questa missione – concludono – è il naturale prosieguo del nostro impegno politico quotidiano a sostegno della lotta del popolo ucraino per la loro e nostra libertà.”
Durante le giornate di sabato 22, domenica 23 e lunedì 24 gli esponenti radicali avranno incontri con organizzazioni ucraine che si occupano di giustizia internazionale, con parlamentari di diversi partiti, rappresentanti del governo, giornalisti e attivisti per i diritti umani. Sono inoltre previsti incontri con il console della Repubblica cecena di Ichkeria e con il Sindaco di Kyiv. I Radicali consegneranno al sindaco Vitalij Klyčko un riconoscimento ufficiale, una targa che auspica un ’25 aprile anche per l’Ucraina’ nelle mani di chi ogni giorno ha lottato e lotta per il suo Paese, per la sua città.
Nella giornata del 25 aprile, alle ore 11 (ora italiana, 12 ora locale), si terrà una conferenza stampa dei dirigenti di Radicali Italiani a Kyiv, presso l’Ukraine Media Center (8 Khmelnytskoho St) per ribadire che non esiste equidistanza tra aggressore e aggredito e che occorre sostenere la resistenza ucraina contro l’attacco criminale del Cremlino.