Ucraina: Berlusconi “cavallo di Troia” di Putin in Italia, governo non credibile in Europa 

“L’abbiamo detto e ridetto ma lo ripetiamo: Silvio Berlusconi è il ‘cavallo di Troia’ di Putin in Italia, assieme a Matteo Salvini (che dopo la figuraccia di un anno fa in Polonia manda avanti Silvio) e a Giuseppe Conte”, così in una nota  Massimiliano IervolinoIgor Boni e Giulio Manfredi, segretario, presidente e membro di giunta di Radicali Italiani

“Durante la finale di Sanremo alle due di notte Amadeus ha letto un breve messaggio del presidente ucraino Zelensky, a cui è stata negata la possibilità di rivolgersi in audio/video, a un’ora decente, agli ascoltatori. Poche ore dopo, uno dei tre leader della coalizione di destra-centro, Silvio Berlusconi, ha nuovamente attaccato pesantemente, per la quarta volta in nove mesi, lo stesso presidente ucraino, legittimando l’occupazione russa di un settimo del territorio ucraino.

Berlusconi ha parlato di ‘due repubbliche autonome del Donbass’ che non esistono se non nella testa di Putin. Berlusconi tenta oggi di erodere voti ‘pacifisti’ a Meloni, ripetendo a destra la stessa operazione che Conte sta facendo rispetto all’elettorato del PD.

Di fronte a tutto questo, la premier Meloni, prima di battere i pugni ai tavoli europei, deve dimostrare che l’Italia è un partner affidabile dell’Unione Europea e della NATO nella lotta contro zar Putin… soprattutto dopo aver dichiarato pubblicamente, solo una settimana fa: ‘Io penso che il miglior ministro degli Esteri che questa nazione abbia avuto si chiamava Silvio Berlusconi’.

Purtroppo Berlusconi l’ha presa in parola e le sue sciagurate dichiarazioni rendono ancora più doveroso sostenere il presidente Zelensky e il popolo ucraino.

Invitiamo tutte le forze politiche, tutte le associazioni e i cittadini alla fiaccolata Una luce per l’Ucraina – promossa da Radicali Italiani insieme all’Associazione Cristiana degli Ucraini in Italia – che si terrà il 24 febbraio a un anno dall’aggressione della Russia. Appuntamento a Roma, dalle 18.30, nei pressi dell’ambasciata russa, davanti alla fermata metro Castro Pretorio”, concludono.