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Droga: dopo il caso Bibbiano il caso Arzignano?

“Basta con la strumentalizzazione dei bambini da parte di esponenti della destra. Nel prossimo Parlamento si ricostituisca subito l’intergruppo antiproibizionista”, così in una nota Massimiliano IervolinoGiulia Crivellini e Giulio Manfredi, segretario, tesoriera e membro di giunta di Radicali Italiani.

“Rimaniamo sempre sorpresi dall’estrema facilità con cui coloro che si ergono a strenui difensori dei giovani (italiani) e dei bambini (italiani) strumentalizzino a fini di parte, senza vergognarsi, singoli episodi in cui sono stati coinvolti, in genere come vittime, tali bambini. Lo abbiamo visto per il caso Bibbiano e lo vediamo oggi per il caso Arzignano.

L’onorevole Maria Teresa Bellucci, che scopriamo essere responsabile nazionale dipartimento dipendenze di Fratelli d’Italia, prende a pretesto la triste vicenda del bambino del comune in provincia di Vicenza, finito al pronto soccorso per avere ingerito un pezzo di hashish trovato in casa, per attaccare la ministra Dadone e il suo Piano d’azione nazionale droga (Pand). Non vediamo francamente alcun legame fra le due cose.

Invitiamo l’onorevole Bellucci a fare critiche di merito sul documento di Dadone, senza l’utilizzo improprio di fatti di cronaca. Siamo forse di fronte alla prima manifestazione di una nuova caccia alle streghe contro i consumatori di cannabis e magari, perché no?, i consumatori di metadone?

Purtroppo, dobbiamo ancora una volta constatare che il Parlamento morente ha perso una grandissima occasione per fare passi in avanti sul fronte della legalizzazione (vedi insabbiamento PDL Magi e altri sulla cannabis) ed ora si preannuncia il ‘grande freddo’ proibizionista. A maggior ragione, occorre che da subito le varie realtà antiproibizioniste presenti in Italia facciano fronte comune e che si ricostituisca da subito, nel prossimo Parlamento, l’intergruppo antiproibizionista”, concludono.