Diritti: lo spirito di Porta Pia per affrontare nuove battaglie civili

Si è tenuta oggi a Roma presso Porta Pia la manifestazione “I diritti fanno breccia” che Radicali Italiani ha organizzato per celebrare, come ogni anno, la ricorrenza della breccia di Porta Pia che tanto ha significato per l’identità laica del nostro Paese e anche per ribadire la necessità di continuare a difendere e a combattere per i diritti civili. Un’urgenza ineludibile oggi a pochi giorni dall’appuntamento elettorale che potrebbe cambiare il volto dell’Italia.

Per questo all’evento sono stati invitati a prendere parola numerosi esponenti del fronte progressista e democratico. In apertura l’intervento del segretario Massimiliano Iervolino ha ricordato l’impegno radicale nel commemorare la data del 20 settembre e, dopo aver sottolineato l’urgenza di sfruttare questi pochi giorni prima delle elezioni per bussare ad ogni porta e convincere le persone a votare i rappresentanti democratici, ha esortato tutti “a prepararsi a una resistenza laica, anticlericale, referendaria e europeista per difendere i diritti”.

Diritti che non solo vanno tutelati e garantiti ma anche espansi come ha dichiarato Mario Colamarino, presidente del Circolo Mario Mieli. Il già onorevole Elio Vito ha sottolineato il valore laico dello Stato: “quando la politica si rifà a valori religiosi è un segnale di degrado”.

L’evento è stato moderato dal consigliere regionale Alessandro Capriccioli che nel suo intervento ha ricordato come dalla breccia di Porta Pia sia iniziato “il lungo percorso per assicurare a ogni persona il diritto all’autodeterminazione: una strada che è ancora lontana dall’essere conclusa e le prossime elezioni, su cui incombe il rischio dell’affermazione di un fronte reazionario, potrebbero determinare un arretramento inimmaginabile fino a pochi anni fa”.

L’attivista Isabella Borrelli ha ricordato che ancora oggi: “la comunità lgbtq+ è priva di diritti, dal matrimonio egualitario al diritto di famiglia e le persone trans sono completamente invisibili nel dibattito politico”.

Francesca Tolino, attivista e testimonial della campagna Libera di Abortire ha ribadito: “l’importanza del tema dei diritti che è stato dimenticato da tempo nel campo progressista fino ad arrivare a questa campagna elettorale vergognosa, gli unici a portare avanti le battaglie per la libertà sono stati i radicali. C’è la necessità di difendere la legge 194 – ha aggiunto – ma anche il coraggio di poterla migliorare”. Sul tema del diritto all’aborto ma anche sul fine vita e sulla cannabis legale, solo per citarne alcuni, i radicali continueranno a combattere anche e soprattutto dopo il 25 settembre.

Tra i tanti ospiti sono intervenuti anche l’onorevole Cecilia D’Elia, la capogruppo del Pd alla Regione Lazio Marta Leonori, Lorenzo Minio Paluello di Volt, la consigliera Evita Cammerino, il candidato Pd Enzo Foschi, il consigliere comunale Giovanni Caudo, il segretario del Partito Socialista Enzo Maraio, la tesoriera di Radicali Roma Francesca di Pompeo.