“I 59 suicidi che sono avvenuti nelle strutture carcerarie italiane dal 1 gennaio 2022 sono un record negativo e la cartina di tornasole di una tragedia che, letteralmente, non ha voce. Rita Bernardini, presidente di Nessuno tocchi Caino, è in digiuno dalla mezzanotte del 16 agosto per sollecitare un provvedimento d’urgenza al Governo sulla grave situazione in cui versano le persone detenute nelle carceri italiane e per coloro che ci lavorano.
Un’azione nonviolenta durissima che richiama le Istituzioni alla propria responsabilità e al rispetto della legge. Perché, occorre dirlo con chiarezza,il sistema carcerario italiano è fuorilegge. Altro che rispetto della Costituzione! Altro che funzione rieducativa! Altro che reinserimento sociale! Il carcere, per come è strutturato oggi, è una discarica sociale, dove la morte per suicidio diventa un modo di fuggire da una tortura di Stato.
Auspichiamo che la ministra della Giustizia Marta Cartabia e il capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Carlo Renoldi approvino immediatamente provvedimenti che possano ridurre il sovraffollamento in atto. Sarebbe una assunzione di responsabilità, anche ricordando che un terzo dei detenuti oggi reclusi è in attesa di giudizio definitivo, quindi innocente per la legge italiana. Per quanto ci riguarda il disastro delle carceri italiane è e sarà una priorità politica”, lo dichiarano in una nota Massimiliano Iervolino, Giulia Crivellini e Igor Boni, segretario, tesoriera e presidente di Radicali Italiani