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Russia: diritti negati al dissidente Yashin colpevole di essere contro la guerra in Ucraina

“Quanto è accaduto oggi a Mosca di fronte alla Corte Basmanny che ha disposto la proroga di altri due mesi della detenzione in carcere dell’oppositore politico Ilya Yashin – accusato come altre centinaia di persone di aver violato la legge russa per aver chiamato guerra l’”operazione speciale” in Ucraina e denunciato i crimini commessi dall’esercito – dimostra che le vittime di questo conflitto sono anche i cittadini russi”, così in una nota Massimiliano Iervolino e Igor Boni, segretario e presidente di Radicali Italiani.

“Quanti in Russia manifestano per la pace facendo campagna per dire no alla guerra contro l’Ucraina e cercando di informare l’opinione pubblica sperimentano che senza libertà, uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge (tra le altre cose nei loro appelli ricordano anche che la Costituzione Russa riconosce la libertà di espressione e di opinione) e senza la possibilità di esercitare e vedere tutelati questi valori è difficile, se non impossibile, far sì che il loro Paese possa vivere in pace con i suoi vicini e rispettarne il diritto all’esistenza ed all’autodeterminazione.

Nel necessario confronto con Putin, nella determinata opposizione alle sue guerre e nel sostegno alle istituzioni ed al popolo ucraino è in gioco anche la possibilità che Ilya Yashin ed un numero sempre più numeroso di suoi concittadini possano essere e rimanere liberi fuori dalle carceri del regime di Putin, anche e soprattutto da ciò dipendono il ristabilimento dell’ordine internazionale e la pace”, concludono.