“‘Non c’è pace senza giustizia’ è un messaggio profondamente radicale che l’Unione Europea fa suo con un consistente finanziamento alle attività investigative della Corte Penale Internazionale sui crimini di guerra perpetrati dalla Federazione Russa in Ucraina. Ora anche il governo Draghi può fare altrettanto”, così in una nota Massimiliano Iervolino, Giulia Crivellini e Igor Boni, segretario, tesoriera e presidente di Radicali italiani.
“La notizia del finanziamento di 7,25 milioni di euro annunciata dall`Alto rappresentante Josep Borrell durante la sua visita a Kiev è molto importante perché fa emergere la necessità di inchiodare Putin alle sue responsabilità per i crimini commessi in Ucraina. Qualche mese fa abbiamo lanciato l’appello ‘Putin all’Aja’ che ha già raccolto migliaia di firme per sostenere le attività della CPI.
Il precedente dell’incriminazione di Milosevic ci ha insegnato che tali passaggi storici si rafforzano con la mobilitazione popolare. Proprio per questo auspichiamo che, alla luce dell’impegno europeo, il governo Draghi sia pronto a fornire un ulteriore contributo alla Corte Penale sia sotto l’aspetto finanziario, sia sotto quello dell’assistenza giuridica”, concludono.