“In pochi anni tutti gli impianti di trattamento meccanico biologico della Capitale sono andati a fuoco: 2018 Salario, 2019 Rocca Cencia e ieri Malagrotta. Lasciamo indagare la magistratura su eventuale dolo ma un colpevole esiste già ed è la cattiva gestione dei rifiuti a Roma”, così in una nota Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali Italiani.
“Lo diciamo da almeno dieci anni: gli impianti di trattamento meccanico biologico sono il problema principale della Capitale. Ci sono tre fatti che ci portano a dire questo: 1) i rifiuti che escono da questi impianti di trattamento sono quasi identici a come entrano, infatti continuano a produrre percolato; 2) visto il deficit impiantistico, aggravato con l’incendio del TMB di via Salaria, i TMB esistenti sono sovraccarichi tanto che le cosiddette “fosse” sono piene di rifiuti indifferenziati che, prima di essere lavorati, rimangono lì anche di notte; 3) i rifiuti in uscita dai TMB come il CDR/CSS (altamente infiammabili) che, in un sistema funzionante dovrebbero sostare poco tempo, vengono invece stipati vicino ai macchinari in veri e propri depositi “temporanei” in attesa di essere conferiti a qualche impianto in giro per l’Italia.
I punti due e tre sono la causa dei vari incendi, se poi c’è stata autocombustione o una manina interessata agli affari lo dovrà dire la magistratura. Tuttavia – sia in un caso che nell’altro – se avessimo avuto un ciclo dei rifiuti degno di questo nome difficilmente avremmo assistito a questo disastro ambientale”, conclude.