“Da più di 20 anni denunciamo i legami del nostro Paese con Putin sia per la fornitura di gas che per le relazioni istituzionali e politiche. Ora che tutti hanno capito che l’Italia deve essere ‘depunitizzata’ agiamo subito su tutti i fronti”, così Igor Boni, presidente di Radicali Italiani, in apertura della conferenza stampa ‘”Deputinizziamo l’Italia a partire dal Piemonte: l’individuazione delle aree idonee per le rinnovabili contro la dipendenza dal gas russo” che si è tenuta oggi presso la sede torinese dell’associazione radicale Adelaide Aglietta.
“Dal punto di vista energetico dobbiamo assolutamente accelerare l’autosufficienza energetica”, ha dichiarato Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali Italiani. “Non possiamo pensare di sostituire i circa 30 miliardi di mq di gas russo con quello di altri Paesi governati da dittatori. Una scelta questa spesso concertata da Eni che, a quanto pare, continua a dirigere la nostra politica energetica. Bisogna invece accelerare sull’installazione degli impianti che producono energia rinnovabile e le Regioni sono centrali in questo processo.
Entro il 12 giugno il Mite pubblicherà sulla Gazzetta il decreto che chiederà alle Regioni di individuare le zone idonee agli impianti e gli obiettivi da raggiungere divisi Regione per Regione che, però, non verranno raggiunti se non si opera sulle pastoie burocratiche e sui vincoli delle soprintendenze. È uno scoglio su cui rischiamo di perdere i soldi europei del Pnrr. Su questo stiamo molto lavorando come Radicali: nel nostro dna c’è la convinzione che queste trasformazioni così importanti vadano condivise con tutti gli attori in campo nella maniera più democratica e trasparente possibile”.
Per quanto riguarda i legami con Putin il Piemonte ha qualche caso esemplare. “Abbiamo denunciato i legami con la federazione russa dell’assessore FdI Maurizio Marrone e del portavoce regionale FdI Fabrizio Comba. C’è una vera e propria Putin connection piemontese”, ha detto Giulio Manfredi, membro di giunta di Radicali Italiani. “Inoltre combattiamo affinché Mattarella revochi le onorificenze concesse agli uomini di Putin, un vero exploit negli ultimi mesi da quando Di Maio è ministro degli Esteri. Solo qualche giorno fa sono state revocate le prime quattro per indegnità ed è ancora troppo poco”.
Infine Silvja Manzi, membro di comitato di Radicali Italiani ha comunicato i prossimi appuntamenti torinesi: “Domani alle 17.30 si chiuderà la campagna referendaria organizzata da Radicali italiani, Associazione radicale Adelaide Aglietta e Gruppo +Europa Torino Metropolitana in via Garibaldi angolo via San Dalmazzo per i cinque sì ai referendum giustizia.
Dal 17 al 19 giugno organizzeremo la mobilitazione per raggiungere le 10mila firme all’appello ‘Putin all’Aja‘ che intende sostenere le attività della Corte Penale Internazionale affinché il dittatore russo sia processato per i crimini di guerra commessi in Ucraina. L’appello sarà poi consegnato alla ministra Cartabia in un incontro che stiamo organizzando il 1 luglio nel ventennale dell’entrata in vigore dello Statuto di Roma”, ha concluso.