“Con la mozione a mia prima firma approvata questo pomeriggio dal Consiglio regionale del Lazio è stato affermato un principio importante: contrariamente a quanto qualcuno sostiene, non è necessario incrementare ulteriormente il numero delle Rems presenti sul nostro territorio (che già sono in numero sensibilmente maggiore rispetto alla media nazionale).
I problemi che queste strutture scontano sono di altra natura, e riguardano carenze relative ad ambiti diversi”. Così in una nota Alessandro Capriccioli, consigliere regionale del Lazio di +Europa Radicali.
“Le lunghe liste di attesa per accedere alle Rems, ad esempio, si potrebbero significativamente ridurre se le strutture socio-sanitarie del territorio ospitassero persone in libertà vigilata, cosa che oggi accade con grande difficoltà. Alla luce dei problemi che ci troviamo ad affrontare, sollevati recentemente anche da una sentenza della Consulta e su cui tra l’altro è stata depositata una proposta di legge dal deputato Riccardo Magi, la nostra mozione impegna la Giunta a riconvocare il tavolo con la Procura Generale e la Corte d’appello per valutare le criticità, a rivedere il protocollo di intesa e soprattutto a vincolare gli affidamenti alle strutture residenziali convenzionate alla disponibilità ad accogliere le persone in libertà vigilata”.