“La missione di ‘pace’ russa durerà almeno un mese. Nelle prime ore, per dichiarazione degli stessi militari, sono già stati eliminati decine di rivoltosi.
Si tratta dell’ennesima ingerenza militare di Putin che corre a supporto dei regimi totalitari a lui amici”, lo dichiarano in una nota Massimiliano Iervolino, Giulia Crivellini e Igor Boni, segretario, tesoriera e presidente di Radicali italiani.
“Esattamente come in Bielorussia con Lukashenko oggi si ripete il copione in Kazakistan che è il più grande paese dell’area centroasiatica.
L’obiettivo è la grande Russia, una espansione di influenza sempre più forte che minaccia l’Europa. Ed è proprio l’Europa che dovrebbe reagire con una politica estera e di difesa comuni. Invece le diplomazie corrono in ordine sparso.
Chi tace e acconsente, chi pronuncia flebili parole. Chiediamo al nostro governo di promuovere in seno alla UE una riunione d’urgenza per attuare una risposta immediata comune. Le dichiarazioni che arrivano dal ministero della difesa russo: ‘contribuire a neutralizzare gli istigatori della violenza e mettere in sicurezza le infrastrutture strategiche’ ricordano quelle che portarono alla terribile guerra in Cecenia e promettono molto molto male”, concludono.