“La distanza tra cittadini e Palazzo è sempre più crescente, l’astensionismo rappresenta il primo partito italiano, mentre la partecipazione sui referendum e le leggi popolari in questi anni ha dimostrato una grande voglia di coinvolgimento civile.
Oggi però i servizi, gli spazi pubblici, l’informazione e l’accesso al 2×1000 sono concessi dalle leggi solo ai soggetti legati a logiche esclusivamente elettorali e parlamentari. Per questo, vogliamo aprire la politica e dunque la democrazia italiana a tutte le altre forme di associazione politica dei cittadini che, come scrive la Costituzione, concorrono con metodo democratico a determinare la politica nazionale”, lo dichiarano in una nota Massimiliano Iervolino, Igor Boni e Giulia Crivellini, segretario, presidente e tesoriera di Radicali italiani lanciando la campagna “Anche questa è politica” per la piena applicazione dell’articolo 49 della Costituzione riguardante la democrazia e i partiti.
“Il nostro è un appello ai parlamentari e al governo: l’obiettivo della campagna è l’approvazione di alcuni emendamenti alle legge sul 2×1000 per dare accesso anche ai movimenti senza rappresentanza parlamentare, che rispettino le regole della democrazia interna e di trasparenza dei bilanci e che, anche attraverso diverse forme di adesione, dimostrino consistenza e attività politica.
L’appello inoltre chiede una riforma dei regolamenti parlamentari per dare tempi certi di discussione per le leggi d’iniziativa popolare che in questi decenni sono state il più delle volte dimenticate dall’agenda di Camera e Senato. La democrazia non è solo competizione elettorale. La storia lo testimonia: la vita democratica si contraddistingue per una molteplicità di iniziative e di formazioni che concorrono all’indirizzo politico del Paese. Dentro e fuori il Palazzo. È necessario ora riconoscerle”, concludono.