“La condanna di Sergei Tikhanovsky, leader bielorusso dell’opposizione democratica a 18 anni di carcere è inaccettabile e vergognosa”, lo dichiarano in una nota Massimiliano Iervolino, Giulia Crivellini e Igor Boni, segretario, tesoriera e presidente di Radicali Italiani.
“Il regime di Lukashenko non vuole sfigurare nei confronti di Putin: in Russia Alexej Navalny è stato ridotto al silenzio con accuse pretestuose e un processo farsa; in Bielorussia le stesse accuse di estremismo, di incitamento alla violenza sono state utilizzate prima per impedire a Tikhanovsky di partecipare alle elezioni dell’agosto 2020 ed ora per metterlo definitivamente fuori gioco.
Il governo italiano e l’Unione Europea devono sostenere con maggiore convinzione Svetlana Tikhanovskaya, moglie di Sergei, che dopo il suo arresto ha preso la guida dell’opposizione democratica bielorussa, ha vinto le elezioni ed è poi stata costretta dalla reazione di Lukashenko a lasciare la Bielorussia e a continuare la sua lotta dall’esilio lituano.
Le sanzioni contro il regime di Minsk devono essere aumentate in portata ed intensità”, concludono.