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Aborto. Radicali: oggi Libera di abortire in presidio per incontrare Speranza

Gli aderenti e le attiviste della campagna “Libera di Abortire”, promossa da Radicali Italiani insieme a una serie di associazioni hanno organizzato per oggi, venerdì 3 dicembre, un presidio a Roma davanti al Ministero della Salute in piazza Castellani alle ore 13.00 per denunciare il silenzio del Ministro Speranza a fronte della richiesta di incontro avanzata ormai da quasi due mesi dopo aver raccolto 33 mile firme all’appello rivolto alle Istituzioni per una corretta applicazione della legge 194. La campagna è stata in grado di creare una rete di organizzazioni pro-choice concordi sulle proposte per garantire una concreta tutela dei diritti riproduttivi in Italia, oltre che raccogliere migliaia di sostenitrici e sostenitori in tutto il Paese, che ogni giorno si mobilitano per portare avanti sul proprio territorio il lavoro di informazione, prevenzione e cura iniziato sei mesi fa. 

“Non considerando le firme che continuiamo a raccogliere, il Ministero della Salute sta negando il diritto di una cittadinanza attiva e responsabile a tutte le donne e le persone che hanno supportato il lavoro di Libera di Abortire e, per questo, oggi ci sarà il presidio per chiedere al Ministro Speranza che ci riceva” dichiara Vittoria Loffi, tra le coordinatrici nazionali della campagna. “Sono stata ricevuta dall’allora Sottosegretaria Zampa con la promessa che sarei tornata per dimostrare che quando parliamo di ostacoli alle interruzioni volontarie di gravidanza in Italia non parliamo di fato, ma consolidate prassi amministrative, burocratiche e politiche volte a minare l’autodeterminazione della donna. Ed eccoci pronti a tornare insieme”, aggiunge Francesca Tolino, testimonial della campagna che, con la sua storia legata anche al cimitero dei feti al Flaminio, ha dato lo slancio definitivo al progetto Libera di Abortire. 

Durante il presidio è previsto l’intervento di alcuni degli aderenti e promotori della campagna, oltre alla materiale consegna delle 33 mila firme raccolte in questi mesi.