“Una delegazione di parlamentari europei vada a monitorare la situazione al confine tra Bielorussia e Polonia”, è questa la richiesta di Massimiliano Iervolino, Giulia Crivellini e Igor Boni, segretario, tesoriera e presidente di Radicali Italiani. “Al confine tra Polonia e Bielorussia migliaia di persone sono utilizzate come armi contro l’Europa per puri interessi politici. Lo abbiamo detto più volte: Lukashenko è letteralmente un terrorista senza scrupoli e Putin ne è il mandante.
L’attacco contro l’Europa e le nostre fragili democrazie è avvenuto per anni con i mezzi della propaganda e della disinformazione, oggi avviene anche utilizzando nel modo più atroce e barbaro persone migranti che cercano una vita migliore. Inammissibile l’azione del regime dittatoriale di Minsk ma inammissibile anche che dall’Europa si risponda con le armi, con gli arresti, con i fili spinati, con i muri. Le frontiere meridionali italiane, greche e spagnole sono frontiere europee cosiccome lo sono quelle polacche e tedesche ed è l’Europa che deve avere voce in capitolo per la gestione dei propri confini e delle dinamiche migratorie.
Con ‘Common Borders’ nel 2015 e ‘Welcoming Europe’ nel 2019 abbiamo raccolto molte decine di migliaia di firme su questo tema e siamo rimasti inascoltati. Nell’emergenza di queste tragiche ora sarebbe opportuno – necessario – che una delegazione di parlamentari europei andasse sul confine tra Bielorussia e Polonia a verificare la situazione di persona, a dare il massimo supporto e visibilità a questa vicenda che rischia di esplodere e già oggi è pagata a caro prezzo da migliaia di disperati che nel cuore dell’Europa tentano di trovare un tetto, un riparo, un futuro”, concludono.