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Russia: Premio Sakharov a Navalny riconoscimento doveroso e messaggio a Putin


“Il Parlamento Europeo non dimentica chi lotta con il proprio corpo contro regime russo. Il Premio Sakharov 2021 per la libertà di pensiero assegnato oggi dal Parlamento Europeo ad Alexei Navalny rappresenta un doveroso riconoscimento al principale esponente dell’opposizione democratica al regime di Vladimir Putin”, lo dichiarano in una nota Massimiliano IervolinoGiulia Crivellini e Igor Boni, segretario, tesoriera e presidente di Radicali Italiani.

“Ricordiamolo: dopo aver subito un avvelenamento da parte dei servizi di sicurezza russi ed essersi salvato solo grazie all’intervento di Angela Merkel, Navalny ha deciso di rinunciare a rimanere in esilio, è tornato in Russia ed è stato subito arrestato, processato e incarcerato in una colonia penale, dove è soggetto a un regime di ‘rieducazione’. Con l’assegnazione del Premio Sakharov il Parlamento Europeo manda un chiaro segnale a Putin, proprio nel momento in cui il nuovo zar sembra senza rivali: l’Unione Europea non si volta dall’altra parte, non dimentica chi si batte a mani nude, con il proprio corpo, per portare finalmente a Mosca la democrazia e lo Stato di diritto.

A proposito di premi e onorificenze, rinnoviamo nuovamente la richiesta da noi presentata formalmente il 4 settembre 2020 al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al Ministro degli Esteri Luigi Di Maio affinché revochino l’onorificienza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine della ‘Stella d’Italia’ conferita ai cittadini russi Mikhail Vladimirovich Mishustin (Primo ministro della Federazione Russa dal 16 gennaio 2020) e Denis Manturov (Ministro del Commercio e dell’Industria della Federazione Russa dal 2012) con Decreto del Presidente della Repubblica 28 maggio 2020 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 21/07/2020)”, concludono.