Regolarizzazione: migliaia di persone ancora senza risposta

“Le persone che vogliono mettersi in regola nel nostro Paese continuano ad essere discriminate”, lo afferma in una nota Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali Italiani.

“A fronte di 230 mila domande presentate sono stati rilasciati solo circa 60.000 permessi di soggiorno in un anno dal ministero dell’Interno. Si tratta di numeri che la campagna Ero Straniero di cui siamo promotori ha ricavato attraverso una serie di accessi civici e che attestato un misero 26% di domande evase sul totale delle richieste. Questa la fotografia ai primi di agosto sull’attuazione della misura straordinaria voluta dal governo nel maggio 2020 per contrastare il lavoro nero e l’invisibilità dei cittadini stranieri senza documenti.

Nonostante si registri un miglioramento rispetto ai mesi precedenti, il ritardo con cui sta procedendo l’esame delle domande rimane pesante. La situazione è particolarmente grave nelle grandi città: basti pensare che a Roma sono stati rilasciati 60 permessi di soggiorno su 16.000 richieste.

Un ritardo dovuto anche ai tempi lunghissimi della burocrazia. Nel frattempo migliaia di persone che chiedono la regolarizzazione sono ancora in attesa di una risposta ed è difficile per loro anche vaccinarsi. Parliamo soprattutto di badanti e di persone che svolgono lavoro di cura nelle nostre case.

Insieme a Ero straniero continueremo a monitorare la regolarizzazione: chiediamo rispetto per le persone costrette a vivere nell’incertezza da un’amministrazione evidentemente non in grado di dare attuazione a quanto previsto nelle norme. Ci rivolgiamo infine anche al Parlamento affinché riavvii e porti a compimento la discussione sulla proposta di legge di iniziativa popolare di riforma dell’immigrazione in Italia che abbiamo depositato con oltre 90.000 firme nel 2017 e che è ferma in Commissione affari costituzionali della Camera da oltre un anno”, conclude