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Libera di abortire: nella giornata dell’aborto sicuro distribuiti 10mila vademecum

Diecimila vademecum informativi “Libera di Sapere” sono stati distribuiti davanti alle scuole e le università in occasione della Giornata Internazionale dell’aborto sicuro. Questa la mobilitazione messa in atto in varie città da Libera di Abortire, la campagna promossa da Radicali italiani, IVG ho abortito e sto benissimo, Non è un veleno, UAAR, e numerose federazioni del Giovani Democratici con lo scopo di esercitare pressione sulle istituzioni per garantire finalmente un aborto sicuro in Italia.

Per le attiviste di Libera di Abortire la libertà di scelta delle donne parte da un’informazione corretta e accessibile. Nel nostro Paese le informazioni che riguardano le interruzioni volontarie di gravidanza sono spesso fumose, imprecise e assolutamente devianti. Da qui nasce la necessità del vademecum “Libera di Sapere” che possa davvero rispondere a tutte le domande sulle IVG, colmare le lacune dell’informazione istituzionale ma anche esplicitare cosa non è lecito subire durante il percorso. Le città coinvolte nelle mobilitazione di oggi sono Roma, Milano, Bologna, Taranto, Cremona, Perugia, Palermo, Macerata, Pescara, Chieti e Teramo.

La campagna proseguirà nelle prossime settimane con un crowdfunding. L’obiettivo è diffondere 100 mila copie del vademecum in tutto il territorio nazionale, in particolare nelle regioni più colpite dall’obiezione di coscienza del personale medico nelle strutture pubbliche. Inoltre Libera di Abortire si rivolge al ministro della Salute Roberto Speranza con un appello finora sottoscritto da oltre 30 mila cittadine e cittadini con proposte concrete per migliorare il servizio dell’IVG nel nostro Paese anche da un punto di vista informativo. Il sito web istituzionale del Ministero della Salute infatti riporta indicazioni incredibilmente insufficienti che vanno arricchite per non lasciare le donne da sole. È inoltre necessario rendere obbligatori percorsi di formazione e aggiornamento del personale sanitario e realizzare progetti continuativi di informazione su sessualità e affettività nelle scuole.