Questa mattina la Corte europea dei diritti dell’uomo ha depositato la sentenza relativa al ricorso contro l’Italia riguardante l’interruzione delle tribune politiche.
Il ricorso, ideato e promosso nel 2013 da Mario Staderini, all’epoca segretario di Radicali italiani e da Marco Pannella a nome dell’Associazione Lista Pannella, assistiti dal prof Antonio Bultrini, chiedeva la condanna dell’Italia perché le tribune politiche nel periodo non elettorale previste dalla legge non venivano più trasmesse dal 2008.
La Corte europea di Strasburgo con la sentenza ha escluso una violazione dell’articolo 10 della CEDU ma ha accertato una violazione dell’articolo 13 della CEDU per il motivo dell’assenza di un ricorso interno effettivo a fronte dell’inerzia della Commissione parlamentare di vigilanza sul sistema radiotelevisivo.
La legge infatti prevede che le Tribune politiche della RAI siano gestite direttamente dalla Commissione parlamentare di vigilanza che da 13 anni, però, non ha mai adottato l’atto di avvio.
Considerato che la giurisprudenza italiana finora non riteneva procedibili i ricorsi avverso gli atti della Commissione parlamentare di vigilanza, la Corte europea ha riconosciuto una violazione della Convenzione per l’assenza di rimedi nell’ordinamento. Di conseguenza, l’Italia dovrà adesso intervenire per assicurarsi che, quando la Commissione parlamentare di vigilanza adotta atti che incidono sulla libertà di espressione (e dunque anche i regolamenti relativi alla par condicio), essi siano impugnabili davanti a un giudice.
A riguardo, Massimiliano Iervolino e Giulia Crivellini, segretario e tesoriera di Radicali Italiani hanno dichiarato: “Con questa sentenza, la Corte europea segna la strada per un primo rientro nella legalità dell’Italia sul fronte del diritto all’informazione. Finisce l’impunità della Commissione di vigilanza RAI, che per troppo tempo ha permesso ai partiti di decidere le regole del servizio pubblico in contrasto con leggi e Costituzione ma senza doverne rispondere nei tribunali. Come per esempio la scandalosa soppressione per 13 anni delle tribune politiche previste dalla legge.
Rivendichiamo con soddisfazione il contributo decisivo per questa riforma strutturale che è stato fornito da Radicali italiani, con il pluriennale impegno di denuncia del Caso Italia e con il lavoro all’epoca di Mario Staderini e del prof Bultrini”, hanno concluso.