“Caro segretario, è in corso da un mese e mezzo la campagna di raccolta firme sul referendum lanciato dall’Associazione Luca Coscioni che mira a legalizzare l’eutanasia nel nostro Paese. Come Radicali Italiani partecipiamo al comitato promotore e siamo impegnati in queste ore su tutto il territorio con i nostri iscritti, militanti e con le associazioni locali nell’impresa di raccogliere oltre 500.000 firme entro il 30 settembre. Ai nostri tavoli hanno firmato già decine di migliaia di cittadini che si avvicinano per sottoscrivere consapevoli, assai più della politica ufficiale, di quanto questa riforma di civiltà sia necessaria. Sono giovani, in gran parte, e sono soprattutto donne. Tra questi ci sono molti dirigenti e attivisti del PD. Sono dati di cui tenere conto.
Noi crediamo che l’inerzia di gran parte della politica su questo tema sia paragonabile a quella che decenni addietro tentò di rimandare o bloccare le riforme sul divorzio e sull’aborto. Allora i Radicali spalancarono uno spiraglio di rinnovamento, costringendo il PCI a divenire parte di quel percorso”.
Lo dichiarano Massimiliano Iervolino, Giulia Crivellini e Igor Boni, segretario, tesoriera e presidente di Radicali Italiani che hanno inviato una lettera al segretario dem Enrico Letta per chiedergli di “partecipare a questa battaglia, a questa vittoria, perché se riusciremo a raccogliere le firme richieste dalla legge costruiremo un tassello di storia civile e politica, di libertà.
L’Italia, dopo Olanda, Belgio, Lussemburgo, Svizzera, Portogallo e Spagna, diverrebbe un posto migliore dove poter vivere. Perché poter scegliere sulla propria fine, quando la sofferenza diviene insopportabile, è un diritto da dare nelle mani di ciascun cittadino. Contiamo sulla forza del dialogo che ci hai dimostrato”, concludono.