“Realizzare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per combattere la crisi climatica. Le proposte presentate ieri dalla Commissione europea dovranno essere discusse con gli Stati membri e con il Parlamento europeo. Quindi non sono definitive e ci vorrà ancora del tempo. Intanto bisogna concentrarsi sul nostro PNRR per iniziare ad allinearci alle direttive che verranno”, lo afferma in una nota Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali Italiani.
“La parte riguardante la transizione ecologica italiana poteva essere scritta meglio, certo, però esiste con i relativi capitoli di spesa finanziati da Bruxelles. Ora la priorità è di “mettere a terra” 70 GigaWatt di potenza da rinnovabili, se non raggiungiamo questo obiettivo entro il 2030 vuol dire che tutto il resto viene meno: idrogeno verde, conversione settori hard to abate, mobilità e agricoltura sostenibile. Poi c’è tutta la questione riguardante la riconversione delle nostre industrie, il pericolo della concorrenza sleale da carbone dei Paesi extra europei e il rischio del costo sociale delle misure messe in campo. Su queste questioni appare chiaro che l’Europa deve dare un segnale forte e concreto”, conclude.