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Lombardia, Usuelli su mancata revisione dati zona rossa

La Lombardia conferma: nessuno di noi controlla la coerenza dei dati che servono a fare Rt prima che noi li inviamo all’Istituto Superiore di Sanità, e nemmeno dopo l’invio. Da Mercoledì prossimo, una volta a settimana la Regione pubblicherà i dati che servono a costruire l’Rt.

Usuelli (+Europa-Radicali): li controlleremo noi, ma così non va bene.

In merito alla domanda posta questa mattina in Commissione Sanità dal Consigliere Michele Usuelli, del gruppo +Europa-Radicali, sulla mancata verifica dei dati inviati settimanalmente all’Istituto Superiore di Sanità da parte di regione Lombardia, il DG Welfare Trivelli ha confermato che ARIA, e non la unità di prevenzione della DG Welfare, invia a ISS flussi di varia natura, convogliati da vari sistemi informatici che gli operatori sanitari lombardi usano. I flussi sono raccolti da ARIA  che inserisce i dati nel formato concordato con ISS. Unico compito della DG welfare è aggiornare la definizione degli stati (es. se cambia la definizione di guarito). Né ARIA, ne la DG Welfare/UO Prevenzione opera alcun cambiamento su dati che arrivano e nessuno verifica la coerenza complessiva dei dati prima che vengano inviati a ISS.

 A tale proposito Usuelli rileva che “quanto dichiarato da Trivelli non corrisponde alla prassi che l’ISS ha definito e che è riscontrabile sul sito e in diversi comunicati stampa:  l’algoritmo e le modalità di calcolo dell’Rt sono state spiegate in dettaglio a tutti i referenti regionali perché lo potessero calcolare e potessero verificare da soli le stime che l’Istituto produce. Il dato è stato inoltrato ogni settimana con anticipo alle Regioni,  con richiesta di verifica e validazione e con un criterio esplicito di silenzio assenso. La Regione Lombardia non ha finora mai contestato questa stima. l’Iss coordina la sorveglianza epidemiologica attraverso una piattaforma web e che sulla piattaforma è presente da mesi un manuale che chiarisce le modalità di immissione dei dati. Si precisa che solo le Regioni possono aggiornare e rettificare i dati presenti sul data-base. Le Regioni hanno completa autonomia nel caricamento di aggiornamenti e rettifiche senza alcun intervento o richiesta verso l’Iss che, laddove ne abbia evidenza o sospetto, può segnalare errori, incompletezze o incongruenze alle Regioni.”

Conclude Usuelli: “Trivelli aggiunge che ARIA si è impegnata a pubblicare da settimana prossima tutti i dati dai 37 flussi una volta a settimana, il mercoledì, in un formato originale .xml ed in un formato leggibile anche dai non sanitari;  da quel flusso è possibile identificare i 21 indicatori. Se ciò avverrà è una grande vittoria di chi come noi è arrivato a chiedere i dati in ginocchio. Cionondimeno questa totale mancanza di verifica dei dati, ammessa quasi candidamente, è incredibile. Lo faremo noi, ma così non va bene.”