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Aids: Covid non ferma lotta all’HIV, dal 2021 nel Lazio Check Point per diagnosi veloce

“Nel corso del 2020 la pandemia da Covid19 ha purtroppo messo in secondo piano molti altri temi di carattere medico e sanitario: oggi, che ricorre la giornata mondiale contro l’Aids, è però importante ricordare che nel 2019 circa 1,7 milioni di persone nel mondo sono state infettate dall’Hiv”. 

Così in una nota Alessandro Capriccioli, consigliere regionale di +Europa Radicali presso il Consiglio Regionale del Lazio.


“Grazie a un percorso partito dall’approvazione di mio un ordine del giorno, e proseguito con un lavoro svolto insieme alla Giunta regionale, all’Istituto Spallanzani di Roma e all’Azienda di servizi alla persona ‘Asilo Savoia’, nei primi mesi del 2021 sarà operativo nel Lazio il primo check point per la diagnosi precoce dell’Hiv: un presidio che sarà gestito da diverse associazioni Lgbtq+ e realtà impegnate nel contrasto all’Hiv, e che sarà fondamentale per la prevenzione, unica arma davvero efficace per combattere questa malattia.

Secondo i dati del Ministero della salute, dal 2017 è addirittura aumentata la quota di persone a cui viene diagnosticata tardivamente l’infezione: nel 2019 due terzi degli uomini e più della metà delle donne con nuova diagnosi di HIV sono stati intercettati tardivamente. Il check point sarà un presidio accogliente, in cui le persone potranno sottoporsi al test dell’Hiv con più serenità rispetto alle normali strutture ospedaliere (tra l’altro in questo periodo sovraccaricate dalla pandemia), in orari flessibili e in totale anonimato: una soluzione concreta ed efficace per fare prevenzione e anticipare l’eventuale insorgenza della malattia, consentendo anche alle persone sieropositive, grazie alla diagnosi precoce, di condurre una vita normale.

E’ nostro dovere, soprattutto oggi, ricordare coi fatti che la lotta all’Aids rimane una priorità, rispetto alla quale non bisogna abbassare la guardia”.

Roma, 1 dicembre 2020