Su chiusura scuole Usuelli smentisce Gallera

NESSUNA EVIDENZA SCIENTIFICA PER LA CHIUSURA DELLE SCUOLE. USUELLI SVELA IL BLUFF DI GALLERA

“Se fossimo nel corso di una partita a poker direi che ha bluffato“. Così Michele  Usuelli, Consigliere regionale di +Europa-Radicali ha replicato all’assessore alla sanità di Regione Lombardia Giulio Gallera dopo che questi, in risposta ad un’interrogazione urgente che chiedeva conto delle evidenze scientifiche sulle quali si fonda la decisione di chiudere le scuole superiori della regione, aveva dato una risposta del tutto insoddisfacente.

“Gallera come al solito fa “scaricabarile” sul livello nazionale; sostiene che la Lombardia si trovi tra la fase 3 e la fase 4 degli scenari prospettati dal Governo e quindi, insieme al Presidente Fontana, ha deciso di applicare i criteri più restrittivi, quelli previsti dalla fase 4.  La realtà però dice una cosa diversa: la Lombardia è ancora in fase 3 e non esiste l’ipotesi di una doppia collocazione 3-4, quindi la scelta di chiudere le scuole è motivata esclusivamente da ragioni umorali, prive di qualsiasi fondamento scientifico.

Nella fase 3, infatti, si raccomanda DAD parziale, e una valutazione di ATS scuola per  scuola con la possibilità di chiudere i singoli istituti a seconda del livello di contagio di quell’istituto. Esattamente ciò che chiedevano gli studenti che sono in DAD sotto palazzo Lombardia. A conferma di quanto affermo parlano i dati che lo stesso Assessore ha citato: 492 focolai con 8000 studenti in quarantena vogliono dire che la scuola è uno  dei pochi luoghi in cui il sistema di tracciamento funziona e la scelta di chiudere gli istituti non è assurda solo dal punto di vista educativo, ma anche da quello sanitario. Ora avremo un numero imprecisato di studenti positivi che sfuggiranno a qualsiasi controllo. Non è mai troppo tardi per cambiare idea, ma dubito, a questo punto, che Regione  lo farà. Speriamo davvero che il Governo non si accodi alla Lombardia sulla scuola, ma che rispetti se stesso, con provvedimenti zona per zona, a seconda delle fasi e degli indicatori di fase. Con un approccio basato sulla evidenza.”

Milano, 3 novembre 2020