Referendum: I “correttivi” del Pd non correggono ma peggiorano”

  

“Va detto chiaramente che i famosi “correttivi” di cui parla il Pd da quando ha cambiato comportamento di voto sul taglio dei parlamentari non correggono nessuna delle distorsioni causate da questa riforma costituzionale che nasce sbagliata e resta tale. Gli stessi esponenti del Pd, quando erano contrari a questa riforma, sostenevano che il “taglio” fosse sbagliato a prescindere dal sistema elettorale. A ben guardare, oggi, con l’ipotesi di un possibile ritorno a leggi elettorali su base proporzionale la situazione non può che peggiorare.

Altro che “correttivo”: qui si danneggia la rappresentanza e la stabilità. La riforma elettorale al momento fortunatamente abortita, e abusivamente accostata al sistema tedesco con cui poco o nulla ha a che vedere, serve solo a fotografare l’instabilità di questa maggioranza e a favorire in futuro la creazione di maggioranze variabili e con porte girevoli, come è stato in questa legislatura. Proprio un bel correttivo!”. Lo afferma in una nota il deputato Riccardo Magi di +Europa Radicali

4 agosto 2020