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Coronavirus: Governo intervenga subito su minacce del ministero della Difesa russo a giornalisti italiani che chiedono chiarezza sui militari giunti in Italia


“Esprimiamo profonda solidarietà e vicinanza ai giornalisti de La Stampa, minacciati dalle parole volgari e inaccettabili del ministero della Difesa russo. Inaccettabili soprattutto da parte di chi rappresenta uno stato, un regime, che in 20 anni ha visto sparire o essere uccisi oltre 300 operatori dell’informazione, tra cui la giornalista Anna Politkovskaja. Domandiamo al nostro esecutivo di chiedere all’ambasciata e al governo russi scuse formali. È il minimo.

Dare piena notizia di cosa stiano facendo sul territorio italiano centinaia di militari russi, liberi di circolare, esperti di armi chimiche, nucleari e batteriologiche è doveroso e non più rimandabile” dichiarano Massimiliano Iervolino, Giulia Crivellini e Igor Boni, Segretario, Tesoriera e Presidente di Radicali Italiani in reazione alla nota pubblicata, in italiano, sulla pagina Facebook dell’Ambasciata russa a Roma, nella quale si legge: “Per quanto riguarda i rapporti con i reali committenti della russofobia de La Stampa, i quali sono a noi noti, raccomandiamo loro di fare propria un’antica massima: Qui fodit foveam, incidet in eam (Chi scava la fossa, in essa precipita). Per essere più chiari: Bad penny always comes back”. Tale nota è consultabile qui: https://bit.ly/2RnGpvp.

Radicali Italiani da giorni chiede al Governo di fare luce sull’operazione “Dalla Russia con amore”, anche per mezzo di un’interrogazione, presentata il primo aprile dal deputato Riccardo Magi, +Europa-Radicali, con la quale si chiede al presidente del Consiglio dei ministri, al ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale e al ministro della Difesa di chiarire: se esista un accordo alla base di questa operazione e cosa preveda o se sia il frutto di un semplice accordo verbale tra il presidente russo e il presidente del Consiglio dei ministri italiano; che tipo di attrezzature sia arrivato e in quale quantità; che qualifiche abbia il personale arrivato e quante unità di personale militare siano sbarcate, di chi si tratti, dove si trovino e quali siano i loro compiti.

3 aprile 2020