Smog: su qualità aria governi inesistenti, le procedure di infrazione lo dimostrano



“Che i governi che si sono succeduti negli ultimi anni sulla questione qualità dell’aria non abbiano fatto nulla è dimostrato anche dalle procedure di infrazione ancora pendenti. Tanto è vero che il nostro Paese ha due contenziosi aperti: il 2015/2043 e il 2014/2147, per il superamento dei valori limite rispettivamente di biossido di azoto (NO2) e PM10. Tra le città coinvolte Roma, Genova, Milano, Bergamo, Brescia, Torino, Firenze e Catania. Mentre tra le regioni vi sono Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Toscana , Sicilia. Questi procedimenti stanno andando avanti: alcuni mesi fa la Commissione europea ha deferito l’Italia alla Corte di giustizia e, anche per quello che sta accadendo in questi giorni, le condanne appaiono abbastanza scontate.

Il Governo deve intervenire subito: non vorremmo che all’enorme danno ambientale si aggiunga anche quello economico dovuto a eventuali multe conseguenti a sentenze della Corte di giustizia. Blocchi auto come quello di tre giorni a Roma sono provvedimenti inutili che hanno come unico effetto quello di creare disagi per i cittadini: tentare di tamponare un problema che andrebbe affrontato in modo sistematico, con una programmazione adeguata è una presa in giro” dichiara Massimiliano Iervolino, Segretario di Radicali Italiani.

16 gennaio 2020