“Sul tema dei rifiuti, e soprattutto sugli inceneritori, questo Governo dichiara molto ma fa davvero poco. Di Maio e Salvini usano questo argomento solo come propaganda elettorale, ma non è stato proposto alcun atto legislativo dal Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa”, lo dichiarano in una nota Francesco Mingiardi, candidato Radicale nelle liste di Più Europa (circoscrizione Italia centrale), e Massimiliano Iervolino membro della direzione Nazionale di Radicali italiani.
Ora però c’è una sentenza (causa C 305/18) – continuano – L’8 maggio 2019 la Corte di giustizia dell’Unione europea sul tema degli inceneritori, e nello specifico sull’articolo 35 del Decreto “Sblocca Italia” voluto dal Governo Renzi, ha detto cose importanti: la prima è che la previsione della costruzione di nuovi otto inceneritori, individuati come «infrastrutture e insediamenti strategici di preminente interesse nazionale» non viola il principio della «gerarchia dei rifiuti», quale espresso all’articolo 4 della direttiva 2008/98/CE; la seconda è che quel Piano, contrariamente a quanto riportato nella legge vigente, ha bisogno di una Valutazione Ambientale Strategica preventiva.
Ora – proseguono Mingiardi e Iervolino – visto che questa sentenza della Corte di giustizia è conseguente a un rinvio pregiudiziale del Tribunale amministrativo regionale per il Lazio, questo Governo ha intenzione o meno di intervenire prima della pronuncia del Tar? Il duo Di Maio–Salvini, ha in programma di abrogare l’articolo 35 dello “Sblocca Italia”? O vuole modificarlo? O dopo la sentenza della CGUE vuole lasciarlo così com’è lavandosene le mani?”, concludono.
14 maggio 2019