Mozioni particolari, emendamenti e raccomandazioni Comitato 1-3 febbraio 2013

Mozione particolare

Il Comitato nazionale di Radicali Italiani alla luce del dibattito svoltosi in Roma nei giorni 1, 2, 3 Febbraio 2012 

ritenendo di estrema attualità, e non ulteriormente rinviabili, le considerazioni fatte dal Segretario del Partito Radicale Nonviolento Transnzionale Transpartito di cui Radicali Italiani è soggetto costituente, Demba Traoré, lo scorso 28 luglio 2012 in riferimento alla “necessità di mettere in discussione il nostro modo di fare” 

Premesso che  

  • la determinazione della politica nazionale si attua mediante due modi ben individuabili: la selezione delle candidature e la determinazione dei programmi che i candidati intendono realizzare una volta all’interno delle istituzioni rappresentative;
  • il partito politico sia il luogo nel quale le scelte e le strategie politiche sono discusse ed elaborate: il che implica, da un lato, una capacità elaborativa e progettuale del partito e, dall’altro, una democrazia interna in grado di fare sì che le decisioni adottate siano il frutto dell’apporto delle diverse istanze interne, condotte a sintesi mediante regole partecipative e democratiche; 
  • tale condizione è sempre stata assai critica nella vita dei partiti politici repubblicani, con una costante erosione degli spazi di libertà. Attualmente la conformazione oligarchica dei processi decisionali, cui si accompagna il sostanziale azzeramento della partecipazione democratica degli iscritti, è la causa per cui oggi i partiti politici non sono più un luogo di elaborazione politica e progettuale;
  • la risposta efficace alla crisi del sistema politico rimane allora affidata alla capacità di ripristinare una partecipazione democratica effettiva nei partiti. Si tratta
  • di attuare l’indicazione dell’articolo 49 della Costituzione, che attribuisce ai « cittadini » la titolarità del diritto alla partecipazione politica attraverso i partiti; 

Considerato che 

la mancanza di una legge attuativa dell’articolo 49 della Costituzione possa essere da alibi per non realizzare autonomamente e spontaneamente quegli elementi minimi che possano garantire l’esercizio effettivo del metodo democratico all’interno dei partiti, sostituendosi al metodo oligarchico, sempre più presente e asfissiante nel nostro sistema politico-istituzionale;

Impegna gli organi dirigenti di Radicali italiani

promuovere in ogni occasione di confronto e dibattito all’interno del PRNTT, con particolare riguardo al Senato del Partito Radicale, quelle modifiche statutarie e/o ogni progetto organico di riassetto dei soggetti radicali globalmente intesi che si siano coerenti con i principi di democraticità interna poc’anzi richiamati e sia coerente, mutatis mutandis, con i requisiti minimi di democraticità interna enumerati dall’ art. 1 della proposta di legge n. 244 /2008 d’iniziativa dei deputati radicali TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, COSCIONI, MECACCI E ZAMPARUTTI.

Emendamento alla mozione generale

Dopo l’ultimo capoverso aggiungere il seguente: 

Il Comitato riconosce la valenza politica del dibattito responsabilmente avviato sulle modalità e tempistiche con cui il Movimento è stato partecipe delle scelte elettorali relative alla presentazione della lista Amnistia Giustizia Libertà; ritiene quindi necessaria la prosecuzione di tale confronto successivamente alle scadenze elettorali, affinché il Movimento possa farsi forze dell’esperienza acquisita. 

Primo Firmatario: Josè De falco 

(l’emendamento originale, scritto a mano,  è stato depositato alle ore 12.53 presso al presidenza)

Raccomandazione 1

Si impegna il Movimento e i dirigenti ad istituire un gruppo di studio sulla crisi della finanza ed economia internazionale, così da verificare le conseguenze nefaste che essa, se non cooperativamente affrontata, potrebbe determinare in termini di deficit democratico e alimentazione di conflitti tra stati, organismi pubblici e altri poteri.

Le conclusioni tratte dal gruppo di studio sarannpo valutate ai fini della promozione di un tavolo transnazionale per una “Yalta della finanza”.

Prima firma: Alfredo Pauciulo

Raccomandazione 2

Il Comitato Nazionale di Radicli Italiani, vista l’approvazione della mozione particolare su quarantennale dell’approvazione della legge istitutiva del servizio civile, il 12/12/1972, invita gli organi dirigenti di Radicali Italiani alla convocazione di un convegno sull’obiezione di coscienza al servizio militare, sul servizio civile e sua evoluzione.

Prima firma: Nicolino Tosoni

Raccomandazione 3

Il Comitato dà mandato agli organi dirigenti di Radicali Italiani che hanno contribuito al coordinamento nazionale della raccolta firme per la presentazione della lista Amnistia Giustizia Libertà, a redigere una relazione pubblica che indichi per ogni regione quante firme sono state raccolte tramite tavoli, quali consiglieri di altri partiti hanno contribuito e quante firme sono state raccolte da personalità o enti diversi dalle associazioni radicali sul territorio, indicandole. La relazione avrà l’obiettivio di conoscere la realtà sul territorio ma anche le contraddizioni che il regime sul territorio ha dimostrato in quest’ultima raccolta firme anche in vista di future iniziative popolari.

Prima firma: Antonella Soldo

Documenti respinti

Emendamento alla mozione generale dichiarato inammissibile

Prima firma: Lorenzo Lipparini

Aggiungere alla mozione generale il seguente capoverso:

“Impegna quindi la dirigenza a convocare, immediatamente dopo le elezioni, una assemblea degli iscritti che coinvolga, sentiti i responsabili delle altre associazioni d’ area e del partito radicale nonviolento, tutte le realtà organizzate radicali per il rilancio delle iniziative italiane e transazionali”.

Mozione particolare “Riflettere per risorgere” dichiarata inammissibile

Prima firma: Marco Belelli

Il Comitato Nazionale di Radicali Italiani coNstata che la situazione venutasi a creare circa le prospettive di  successo delle tematiche radicali-in riferimento alla competizione elettorale-è precaria ed insoddisfacente sotto svariati profili e che una presenza radicale nelle aule parlamentari risulta compromessa

Il Comitato rileva che cause esterne e responsabilità oggettive riconducibili a taluni dirigenti di Radicali Italiani hanno determinato tale grave situazione e che né il Congresso né il Comitato si sono espressi al riguardo la presentazione di liste di AMNISTIA GIUSTIZIA E LIBERTÀ

Il Comitato deplora che ciò sia accaduto e auspica che un sereno e franco esame di coscienza sia avviato-in particolare-da parte del segretario e dei tesoriere di Radicali Italiani

Il Comitato – nel ribadire che sarebbe stato altamente auspicabile la sua convocazione PRIMA E NON DOPO ogni eventuale decisione di tipo elettoralistico – ritiene che occorre avviare un processo di rinnovamento che coinvolga la base radicale e sconfigga ogni velleità verticistica

In vista delle sfide future che riguarderanno i radicali italiani,

il Comitato ritiene che occorre eliminare le vistose sacche di autoritarismo e dispotismo che precludono lo svolgersi armonico di una effettiva democrazia interna

In particolare, il Comitato auspica che –anche attraverso lo strumento delle primarie per la scelta dei candidati  nelle varie realtà istituzionali ai vari livelli o altri strumenti che i Congressi di Radicali Italiani potranno valutare -si ponga  fine alla attuale gestione autoritaria e fallimentare”.

Mozione particolare respinta

Prima firma: Maurizio Reina

Favorevoli 21, Contrari 21, Astenuti 3

“Visto l’ art. 6 comma 2 che abilita il segretario, la direzione o almeno 5 membri del comitato a poter depositare una proposta di mozione particolare;
Visto l’ art. 1 dello statuto di Radicali Italiani che impedisce a Radicali Italiani in quanto tali la presentazione di liste elettorali con il proprio simbolo;
Considerata la fissazione delle prossime consultazioni amministrative riguardanti 655 amministrazioni, tra cui Roma capitale, nei giorni compresi tra 26-27 maggio (I turno) e 9-10 Giugno (eventuale II turno),

tutto ciò premesso, con la presente MOZIONE PARTICOLARE

Si impegna il Segretario di Radicali Italiani ed il presidente del comitato, a norma dell’ art. 4 comma 2 dello statuto, a  convocare, nel periodo compreso tra il 15 marzo e il 15 Aprile 2013, un Comitato Nazionale recante all’ordine del giorno la disamina della situazione politico-elettorale del momento, nonché la valutazione di un’eventuale scelta di appoggio, da parte di radicali italiani, ad una lista e/o movimento che intenda concorrere alle predette consultazioni elettorali”

Mozione particolare respinta implicitamente con la reiezione della mozione Reina

Prima firma: Aldo Biagini Majani

“Richiesta di convocazione straordinaria del comitato nazionale di radicali italiani”

Ritenuta necessaria una valutazione dell’esito delle prossime elezioni politiche del 24 e 25 febbraio 20013, i componenti del Comitato Nazionale impegnano il segretario di Radicali Italiani e il presidente del comitato a convocare, in via straordinaria, una riunione del Comitato Nazionale entro il 10 marzo 2013

Mozione particolare respinta

Prima firma Luca Patavino

12 Favorevoli, 28 Contrari, 6 Astenuti

“Il Comitato Nazionale di Radicali Italiani, riunito a Roma presso la sede di Via di Torre Argentina 76, udite le relazioni di Segretario e  Tesoriere, le approva.
Constata la straordinaria partecipazione e la ricchezza del dibattito che si è sviluppato nel corso dei tre giorni.

Ringrazia i militanti che si sono spesi tra molte difficoltà per tentare o rendere possibile la presenza delle liste Amnistia Giustizia Libertà.
Fa appello agli iscritti per mobilitarsi in vista del voto a sostegno delle liste AGL.

Riconosce il grave stato in cui versa il movimento e la galassia radicale dal punto di vista economico e organizzativo.

A tal fine impegna gli organi dirigenti alla convocazione di un Congresso Straordinario di Radicali Italiani entro la fine di Marzo 2013” 

Mozione particolare respinta implicitamente con la reiezione delle mozioni Reina e Patavino

Prima firma: Onofrio Gerlando detto Cristiano

“il Comitato Nazionale di Radicali Italiani riunito a Roma nei giorni 1-2-3- Febbraio 2013 impegna gli organi dirigenti a convocare un congresso straordinario o in alternativa un comitato nazionale di radicali italiani nelle settimane immediatamente successive alla tornata elettorale.

Questo allo scopo di elaborare delle modifiche statutarie necessarie ai nuovi tempi ed eventi che stiamo vivendo”