COMITATO NAZIONALE DI RADICALI ITALIANI: LA MOZIONE GENERALE APPROVATA


Roma, 20 marzo 2005
Comitato Nazionale di Radicali italiani, riunito a Roma dal 18 al 20 marzo 2005:

1. udite le relazioni della Tesoriera e del Segretario, le approva;

2. denuncia l’emersione solo tardiva, parziale e assai lacunosa del fenomeno, formalmente denunciato dai radicali -in ogni sede politica e giudiziaria- già ben prima delle elezioni regionali del 2000 (e nuovamente evidenziato e sottoposto, negli ultimi due mesi, alle massime autorità  -giudiziarie, politiche e di garanzia istituzionale- del paese), di una generalizzata e sistematica illegalità  del procedimento di formazione delle liste elettorali. Non mere irregolarità , quindi, ma veri e propri brogli, che porranno -per la seconda volta consecutiva- le elezioni politiche regionali ben al di sotto degli standard internazionalmente accettati in sede di “osservazione elettorale”.

Il Comitato denuncia inoltre il fatto che questo fenomeno è solo una delle manifestazioni, degli esempi, di un ormai sistemico vivere ed operare tecnicamente fuorilegge (cioè al di fuori del perimetro della legalità ) delle stesse istituzioni della Repubblica: l’operato arbitrario, politico della Corte Costituzionale, ad esempio in materia di referendum; i mancati “plenum” degli organi costituzionali o di rilevanza costituzionale (oggetto di gravi iniziative nonviolente da parte di Marco Pannella); il sequestro di poteri e prerogative del Capo dello Stato (a partire dal potere di grazia).

Per questo, il Comitato impegna gli organi dirigenti a proseguire (o, su alcuni di questi temi, a intraprendere) la via della denuncia politica e giudiziaria, nazionale e internazionale, e -in particolare- chiede una immediata e generalizzata verifica in tutta Italia della regolarità  di tutte le liste, ovunque e da chiunque presentate.

Tutte queste forme di illegalità  costituiscono un decisivo fattore di alterazione del gioco democratico, della stessa praticabilità della lotta civile e politica, e sempre più nettamente riducono i diritti democratici teoricamente attribuiti dalla Costituzione a tutti i cittadini a meri privilegi riservati agli “occupanti” del “recinto bipolare”.

3. Il Comitato ringrazia in particolare Marco Pannella, che, a partire dalla mozione approvata nella riunione di gennaio (che prendeva le mosse proprio dalla constatazione del carattere di “testimonianza morale” di un voto eventualmente assicurato a chi, in questa situazione di generalizzata illegalità , si ponesse o si ponga al di fuori del “recinto bipolare”) ha guidato il tentativo politico di garantire “ospitalità ” alle liste Radicali-Luca Coscioni da parte della Cdl o dell’Unione.

Il Comitato denuncia, in questo senso, il prevalere di uno scatenato “fronte del no ai radicali”, che, in entrambi gli schieramenti, anche sotto la guida delle gerarchie vaticane, ha battuto in primo luogo quanti, nella Cdl e nell’Unione (a partire da Silvio Berlusconi e dalla leadership dei DS), si erano invece impegnati (in sintonia profonda con le rispettive “basi”) per garantire il successo del tentativo. In particolare, il Comitato denuncia la scelta di Romano Prodi, che ha determinato -o quanto meno subito- un veto assoluto contro Luca Coscioni e liste che portassero il suo nome, come preludio ad una linea volta (a partire dal risultato dei prossimi referendum) a secondare e rendere possibile, in Italia, una sciagurata rivincita clericale, fondamentalista, oscurantista.

4. Il Comitato torna a chiedere al Governo di garantire, rispetto alla prossima scadenza referendaria, elementi minimi ma certi di legalità :-la fissazione di una data atta, come lo stesso Berlusconi ebbe ad assicurare, a consentire al maggior numero di famiglie di organizzarsi per partecipare al voto. Il Governo, in particolare, ha tempo fino al 9 aprile per scegliere quella data del 29 maggio che non è preclusa da alcuna ragione nè politica, nè giuridica, nè di buon senso;-la ripulitura delle liste degli italiani residenti all’estero da “morti e fantasmi”, il cui computo altererebbe un’altra volta l’esito di una competizione democratica. Anche su questo, il Comitato impegna gli organi dirigenti a porre la questione in ogni sede politica e giudiziaria, nazionale e internazionale;-la garanzia di una parentesi di informazione non antidemocratica e violenta, com’è invece accaduto finora. In particolare, il Comitato denuncia la patente e flagrante violazione di due delibere della Commissione parlamentare di vigilanza, senza che neppure la Commissione sembri particolarmente accorgersene o dolersene.

Il Comitato, in particolare, impegna gli organi dirigenti a coordinarsi con gli altri soggetti dell’area radicale, per una fase straordinaria di impegno e di mobilitazione, anche e soprattutto oltre i confini nazionali. La priorità , oggi, non è alimentare un dibattito improprio e paradossale sull’”embrione”, ma informare e coinvolgere l’opinione pubblica internazionale su quanto rischia di diffondersi -come un contagio- dall’Italia in tutto il mondo: una nuova ondata fondamentalista, neotemporalista, volta a confondere “peccato” e “reato”, “articoli di fede” e “articoli di legge”, una scatenata opera partigiana, faziosa, prepotente, mondana -simoniaca- delle gerarchie vaticane.

Tutto ciò colpisce in primo luogo le coscienze dei credenti, in Italia sempre capaci (a partire dalle passate prove referendarie) di distinguere tra le proprie personali opinioni e la necessaria laicità  delle leggi dello Stato. Per questo, il Comitato impegna gli organi dirigenti a proporre all’Associazione Coscioni e agli altri soggetti radicali di lavorare da subito per fare tesoro dello straordinario contributo offerto dalle personalità (scienziati, ricercatori, medici e malati, uomini di fede, di scienza, di ricerca) che si erano dichiarate disponibili a costituire le “liste-manifesto Radicali-Luca Coscioni”, secondando così la nascita di “Comitati per la partecipazione ai referendum”.

5. Accogliendo e rilanciando la proposta di Marco Pannella, il Comitato incarica gli organi dirigenti di agire in coordinamento con gli altri soggetti dell’area radicale affinché sia resa possibile, immediatamente dopo la celebrazione dei referendum, la tenuta di quello che potrebbeè configurarsi come un Congresso italiano del Partito Radicaleo altrimenti. Occorre mobilitarsi da subito per questo tentativo di tenere degli Stati generali delle forze liberali, democratiche, laiche, di alternativa, per questo appuntamento di governo della “vittoria” o della “sconfitta”, di preparazione della nuova fase politica che comunque si aprirà.

6. Sottolinea lo straordinario valore della candidatura, presentata dal Governo italiano, di Emma Bonino alla carica di Alto Commissario dell’Onu per i Rifugiati. Auspica l’impegno delle forze di maggioranza e di opposizione a sostenere l’azione del Governo per favorire una designazione che contribuirebbe al ritorno delle Nazioni Unite ad una speranza di adesione allo spirito e alla lettera della loro Carta fondativa.

7. Il Comitato saluta e sostiene la campagna, appena lanciata dall’Associazione radicale “Il detenuto ignoto”, da “Nessuno tocchi Caino” e da Radicali italiani, per chiedere alle Camere di modificare (o di non approvare) la cosiddetta legge “ex Cirielli”. Occorre una vasta mobilitazione, a partire dalla “comunità delle carceri” (detenuti, direttori, agenti di polizia penitenziaria, operatori di assistenza, ecc.), per evitare che il sistema delle carceri italiane, già  provato dall’illegalità, sia ripiombato trent’anni indietro, in una logica -insieme- crudele e improduttiva, volta a togliere ai detenuti perfino una speranza, almeno la speranza scritta, sulla carta, in leggi di cui semmai sarebbe necessario pretendere un’efficace applicazione.

8. Il Comitato di Radicali Italiani, nel ringraziare i 1.660 iscritti e gli oltre 700 sostenitori – che hanno consentito le iniziative fin qui realizzate assicurando contributi per oltre 470.000 euro – impegna i suoi membri a coordinarsi, ciascuno nel proprio territorio, con le associazioni, le realtà  radicali e il Movimento, per accelerare il conseguimento dell’obiettivo congressuale dei 5.000 iscritti così come ripartito e indicato nel sito www.radicali.it, tanto da raggiungerlo in concomitanza con la tenuta del grande appuntamento pubblico di giugno proposto da Marco Pannella.

Comitato Nazionale di Radicali Italiani – prima giornata, le relazioni
Comitato Nazionale di Radicali Italiani – prima giornata, dibattito generale
Comitato Nazionale di Radicali Italiani – seconda giornata, mattina
Comitato Nazionale di Radicali Italiani – seconda giornata, pomeriggio
Comitato Nazionale di Radicali Italiani – terza giornata, mattina
Comitato Nazionale di Radicali Italiani – terza giornata, pomeriggio