194: prospettive di un diritto
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Lunedì 21 febbraio Aborto ore 18-23
Presidente Vittoria Costanza Loffi, relatore in Congresso Francesco Mingiardi
Le leggi sull’aborto da sempre sono rivelatrici dalla concezione del rapporto fra lo Stato e le sue cittadine, definiscono “l’identità di una nazione” come sostenevala Giudice della Corte suprema americana Ginsburg. La legge 194/1978 decriminalizzando il reato di aborto non ha creato un diritto, ma ne ha giuridicamente mantenuto il divieto, creando finestre di possibilità entro cui concedere di abortire. Sono passati 44 anni da una legge di compromesso e 42 dalla bocciatura del referendum del Partito Radicale che avrebbe liberalizzato la pratica medica; anni in cui abbiamo interiorizzato un linguaggio stigmatizzante e colpevolizzante, in cui abbiamo rallentato il progresso scientifico della telemedicina in materia di aborto e in cui come movimenti pro-chioce ci siamo trincerati dietro una legge che non ha al suo centro i diritti riproduttivi di ogni persona, il tutto con il solo scopo di difendersi dagli attacchi di una rete reazionaria. La commissione “194: prospettive di un diritto” si occuperà di discutere ed elaborare ulteriormente sia le proposte emerse durante il breve tour organizzato dalla campagna “Libera di Abortire” sia di proseguire l’analisi di quali prospettive può avere il diritto all’aborto nel nostro paese e in Europa, in un contesto mondiale in cui si è delineata una “seconda guerra mondiale sull’aborto”, dopo le lotte degli anni Settanta per contrastare gli aborti clandestini, un nuovo conflitto internazionale che ha come campo di battaglia il corpo delle donne.
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Contributo di Claudia Lisa Moeller