“Stamattina ho condotto una seconda lunga visita ispettiva al Cpr di Ponte Galeria per acquisire ulteriori elementi utili a ricostruire la vicenda che ha portato alla morte del giovane tunisino Wissem Abdel Latif”. Così in una nota Alessandro Capriccioli consigliere regionale di +Europa Radicali presso il consiglio regionale del Lazio.
“Ho avuto modo di parlare con alcuni compagni di stanza di Wissem Latif, ai quali il giovane avrebbe raccontato di aver subito delle percosse il giorno prima del suo ricovero. Circostanza che, se confermata, sarebbe gravissima. Tuttavia il ricovero, dalla documentazione esaminata, non sembra riconducibile a eventuali percosse, in quanto richiesto dallo psichiatra del Dsm di Corviale per approfondire la situazione psichiatrica del giovane, quale esito di un percorso terapeutico già avviato nelle settimane precedenti. Dopo il passaggio al Pronto Soccorso del Grassi, inoltre, il giovane ha trascorso due giorni al Spdc dello stesso ospedale, prima di essere trasferito al San Camillo, luogo nel quale, a quanto risulta dal relativo registro, è stato sottoposto a contenzione fino al momento del decesso.
Ritengo necessario che si chiarisca al più presto che cosa è successo nell’ultima settimana di vita di Wissem Latif, analizzandone tutti i passaggi, ciascuno dei quali, dal Cpr al reparto psichiatrico del San Camillo, è avvenuto mentre si trovava nelle mani dello Stato”.