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Lombardia: Riforma sanitaria, rush finale in Commissione

Regione Lombardia

Usuelli: continuo a disertare il lavori per l’assenza di confronto democratico

La Commissione Sanità del Consiglio Regionale sta in queste ore votando il testo della legge di riforma sanitaria che approderà il 10 novembre in Aula consiliare per la discussione finale.

All’esame della Commissione centinaia di emendamenti da votare con tempi contingentati, nonostante da mesi le opposizioni denuncino la mancanza di un confronto approfondito.

Michele Usuelli, Consigliere regionale di +Europa/Radicali e Medico, da sempre impegnato sui temi legati alla Sanità, ha ribadito la sua volontà di disertare i lavori della Commissione, ritenuta luogo non idoneo a una discussione decorosa di un testo tanto importante.

“Ho denunciato la subalternità del Presidente Monti alla Giunta regionale fin da quando, un anno fa, si rifiutava di chiedere al Presidente Fontana gli esiti del lavoro dei cinque saggi che Fontana stesso aveva nominato mesi prima per una consulenza sulla riforma sanitaria. Nonostante ciò, ho religiosamente seguito la commissione sanità fino allo scorso aprile, poi ho pubblicamente denunciato lo svilimento di quel luogo di approfondimento e di dibattito ed ho smesso di esserne complice. La proposta di legge di riforma della Giunta non arrivava mai, senza che la Commissione prendesse posizione. Ad aprile hanno presentato delle diapositive e su quello (al solo fine di guadagnare tempo) sono iniziati tre mesi di audizioni. Si invitavano gli esperti sanitari a dare una opinione non su un testo di legge, ma su delle diapositive vaghe e contraddittorie. Il testo di legge è stato presentato il primo agosto, data in cui il Consiglio regionale chiude per un mese e alla riapertura gli spazi in commissione sono stati sempre contingentati.  Persino sui temi oggetto degli emendamenti, il Presidente Monti ha posto dei limiti ritenuti troppo restrittivi anche dall’Ufficio Legislativo del Consiglio, al punto che tali confini saranno ampliati nel dibattito d’Aula. Un collega si è dimesso dalla Commissione tre settimane fa, io ho scelto di non partecipare da aprile. Per quanto tempo la maggioranza vorrà continuare a difendere una conduzione dei lavori così estranea al confronto democratico? Per il merito della riforma l’appuntamento è da mercoledì 10 novembre in Aula, dove non faremo mancare il nostro contributo.”

Milano