“Un inquietante episodio di vessazioni’: così l’ambasciata russa in Italia descrive il flash mob a cui ho partecipato alla Federico II a Napoli, organizzato da studenti, comunità ucraina e attivisti di +Europa, Radicali, Ora!, Azione e Liberi Oltre. Dopo aver atteso la fine degli interventi di Di Battista e D’Orsi, avevamo tentato di porre al professor D’Orsi una semplicissima domanda, alla quale peraltro ancora non ha risposto: cosa ci faceva due mesi fa a Mosca ad applaudire Putin alla cerimonia per i 20 anni di Russia Today.” Lo afferma il presidente di Radicali e +Europa Matteo Hallissey. “Per Mosca, questo episodio non sarebbe altro che il sintomo della pericolosissima “ucrainizzazione” del nostro Paese che, un invio di aiuti dopo l’altro, starebbe finendo per assomigliare sempre di più a Kyiv. Purtroppo non vedo in Italia dilagare il desiderio di libertà e di democrazia che anima la resistenza del popolo ucraino. Vedo semmai il fastidio di qualche nostalgico per le domande alle quali non si vorrebbe dover rispondere e che arriva persino ad aggredire chi le pone. Un fastidio che mi ricorda molto l’atteggiamento di un certo Paese. E non è l’Ucraina.” Conclude Hallissey.

