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Mozione generale del Comitato nazionale di Radicali Italiani – Verona, 29-31 marzo 2019

Il Comitato Nazionale di Radicali italiani, riunito a Verona dal 29 al 31 marzo 2019, 

rivendica con orgoglio le vittorie sui diritti civili che hanno cambiato in meglio il nostro Paese; le leggi su divorzio, aborto, obiezione di coscienza, diritto di famiglia, unioni civili e testamento biologico, che i partecipanti al Congresso Mondiale delle Famiglie vorrebbero cancellare, hanno rappresentato uno strumento di crescita democratica e civile, una conquista della responsabilità personale di tutti e di ciascuno;

ribadisce che ogni scelta sulla propria vita non può e non deve essere delegata a nessuno, tanto meno allo Stato e afferma che oggi, come da sessant’anni, il discrimine è tra chi ritiene che il peccato debba essere reato e chi rivendica la laicità dello Stato e la necessità di affermare la responsabilità personale; proprio quest’anno, nel 90° anniversario dei Patti Lateranensi, occorre riconquistare l’approccio laico alla politica su tutti i temi e la capacità di rimettere al centro l’individuo;

rileva che oggi la rete transnazionale di contatti, di finanziamenti e di sostegni che sta dietro a sovranisti, nazionalisti, reazionari, autoritari e oscurantisti è paradossalmente assai più strutturata ed efficace di chi crede, come noi, in un’Europa aperta, accogliente, democratica, capace di compiere i passi avanti necessari verso la federazione europea;

per questo impegna i propri organi dirigenti a dare priorità nei prossimi mesi alla costruzione di un nuovo movimento dei diritti civili dando innanzitutto sostegno alla campagna “Aborto al sicuro” che dalla Lombardia deve avere voce in tutte le regioni italiane; impegna altresì l’intero movimento a promuovere e sostenere le iniziative volte alla conquista di un voto da parte del Parlamento sulla legalizzazione dell’eutanasia a partire dalla proposta di legge di iniziativa popolare sulla quale l’Associazione Luca Coscioni, Radicali Italiani e altre associazioni hanno raccolto oltre 60.000 firme di cittadini italiani;

sostiene la necessità di rilanciare nuovamente la campagna sulla legalizzazione delle droghe e in particolare per la legalizzazione della Cannabis tramite l’iniziativa già lanciata nelle scorse settimane WeeDo che sarà portata in molte città italiane durante i prossimi mesi; il Comitato impegna tutti gli iscritti e le Associazioni radicali a partecipare con tavoli di raccolta adesioni e presidi alla due giorni di mobilitazione straordinaria del 13 e 14 aprile;

rileva come l’analisi radicale sulla violazione dello Stato di diritto sia da sempre analisi unica perché mette al centro il rispetto della legge e delle leggi, innanzitutto da parte delle Istituzioni e denuncia le azioni di questo Governo come un attacco gravissimo, senza precedenti, alle basi della democrazia liberale; per questo il “Dossier Stato di diritto”, che sarà reso pubblico nei prossimi giorni, dovrà essere uno strumento di iniziativa politica nelle mani dei dirigenti, delle associazioni territoriali, di ogni iscritto e militante sul territorio; uno strumento che dovrà essere costantemente aggiornato;

ringrazia gli oltre 65.000 cittadini italiani che hanno sottoscritto la ICE Welcoming Europe e tutti i militanti e le organizzazioni che hanno reso possibile raggiungere questo traguardo, che purtroppo non consente la presentazione dell’Istanza a causa del mancato raggiungimento del numero minimo di firme negli altri Stati europei; individua nuovamente il tema della gestione razionale del fenomeno delle migrazioni e della denuncia delle violazioni che giornalmente avvengono in Libia, come aspetto imprescindibile di qualsiasi azione di Governo che deve finalmente ragionare di canali umanitari contro la logica dei porti chiusi e di diritti umani da rispettare;

saluta il successo dell’iniziativa incardinata dall’Associazione Certi Diritti che ha annullato l’ordinanza antiprostituzione del Comune di Tivoli e ribadisce la necessità di riprendere la battaglia per la legalizzazione del sex work;

denuncia le scelte di questo Governo in tema di economia e di sviluppo come vere e proprie sciagure che condurranno rapidamente il Paese a una crisi economica e a una recessione senza precedenti. Individua la necessità di rilanciare le proposte in tema di economia e welfare di Roberto Cicciomessere come il filo da tirare per una nuova stagione di lotte liberali;

il Comitato invita Radicali Italiani ad aderire ufficialmente alla manifestazione “Sì Tav Subito” che si svolgerà a Torino il prossimo 6 aprile, per ribadire la necessità di proseguire i lavori e completare la tratta tra Torino e Lione, che rappresenta niente altro che un segmento di un reticolo europeo in gran parte già attivato. Segmento che potrà consentire di attuare finalmente un passaggio significativo del trasporto di merci e passeggeri dalla gomma al ferro con evidenti vantaggi in termini ambientali;

Rileva e fa propri i dati di estrema preoccupazione riferiti dalla tesoriera nella sua relazione in seguito all’esito dell’ingiunzione di pagamento richiesta dal Partito radicale per l’importo di 63.000 euro alla quale il giudice ha riconosciuto l’immediata esecutività. Individua a tal proposito la necessità di impegnare in una campagna straordinaria di autofinanziamento i dirigenti, gli iscritti e i militanti di radicali Italiani per reperire le risorse necessarie poiché si tratta di una cifra tale da determinare immediatamente la chiusura della sede e delle attività; al contempo dà mandato agli organi dirigenti di costituire un gruppo di lavoro operativo che delinei nel più breve tempo possibile le opportune soluzioni di natura tecnica e finanziaria.

Il comitato rileva come questa emergenza finanziaria non possa che essere affrontata come emergenza politica, che va risolta attraverso la rielaborazione degli strumenti e degli obiettivi di lotta.

E ciò a partire dalla proposta della segretaria di Radicali Italiani di aprire una riflessione profonda e complessiva sullo Statuto per arrivare al prossimo Congresso con una proposta di un nuovo modello di Statuto che affronti anche proposte di soluzione sui punti più controversi che nel passato recente e meno recente hanno costituito elemento di profonda divisione;

Inoltre rileva come l’obiettivo di ridefinire mezzi e fini del movimento non può che raggiungersi attraverso percorsi di iniziativa comuni tra i soggetti dell’area radicale. Per questo chiede agli organi dirigenti di concordare con i dirigenti dell’Associazione Luca Coscioni, Certi Diritti e Non C’è Pace Senza Giustizia un seminario di confronto come prima tappa di questo percorso.

Il comitato si impegna ad avviare una campagna di denuncia delle limitazioni che la legge cosiddetta “Spazzacorrotti” introduce nell’attività di movimenti e associazioni equiparati nei divieti e negli obblighi ai partiti, ma non nei benefici.

Chiede al gruppo dirigente di immaginare e realizzare iniziative, anche nonviolente, sull’informazione sempre più di regime, e di approfondimento del fenomeno delle “fake news”; chiede di incentivare la campagna, già in corso sugli unici canali di informazione di cui dispone Radicali italiani, i propri profili social, per la vita di Radio Radicale.