Balneari: casi divieto di accesso e tornelli scandalosi

A Livorno, come in molti stabilimenti italiani, si entra come allo stadio: con tornelli e barriere per non far entrare i bagnanti senza biglietto.

Nell’estate dell’illegalità, dell’abusivismo, i livornesi possono fare il bagno solo pagando. È indecente, l’accesso ai bagni deve assolutamente essere libero. Prima del COVID, a seguito della denuncia di un cittadino, gli stabilimenti livornesi furono obbligati a mettere in essere delle “passerelle della vergogna” che permettevano di entrare gratuitamente per fare un tuffo. Dopo il COVID, queste passerelle (alcune delle quali finivano direttamente su un unico scoglio appuntito) sono totalmente scomparse come per magia nel silenzio generale. Questa è l’Italia delle corporazioni, difesa dal Governo che contratta con l’Europa diritti di prelazione e indennizzi, che perde tempo per non disturbare le amate lobby. Lo ribadiamo ancora una volta, non possiamo lasciare il nostro Paese nelle mani di piccole corporazioni che distruggono la concorrenza. Servono gare subito, libere e trasparenti. Abbiamo perso un’altra estate, mi auguro sia l’ultima.

Lo dichiara in una nota Matteo Hallissey-segretario Radicali Italiani