E’ appena terminata presso la Commissione Bilancio del Consiglio regionale della Lombardia l’audizione dell’Assessore Davide Caparini, di Lorenzo Gubian Amministratore unico di ARIA S.p.A. dell’ex Direttore Generale di ARIA S.p.A. Filippo Bongiovanni.
L’audizione ha avuto come tema principale la relazione che la Corte dei Conti ha pubblicato a seguito di un’analisi approfondita delle politiche di acquisti e investimenti da parte della partecipata regionale, con particolare riferimento all’ambito sanitario.
Di seguito il commento del Consigliere regionale di +Europa/Radicali Michele Usuelli, uscito particolarmente deluso dalla Caommissione:
“Ascoltare l’assessore Caparini e i due dirigenti di ARIA è stato come ritrovarsi in un mondo parallelo: i numerosi rilievi sollevati dalla Corte dei Conti sono stati sistematicamente ignorati o minimizzati, arrivando persino a sostenere che fossero sbagliati, mentre sono stati esaltati come grandi successi alcuni giudizi positivi che la Corte ha dato, non tanto sulla società ARIA, quanto sui propositi che ne hanno determinato la creazione.
Ricordiamo che nella relazione, la cui lampante conclusione parla di mancata corrispondenza tra gli obiettivi e gli esiti della società, si evidenzia come ARIA abbia fallito sia come centrale acquisti unica (il 51% degli acquisti delle aziende sanitarie avvengono infatti fuori convenzione), sia come ente di programmazione degli investimenti in campo sanitario, ridotti ormai ai minimi termini. Paradossale anche la vicenda dei bilanci: i dati che trimestralmente le aziende forniscono ad ARIA, infatti, non corrispondono al totale del bilancio generale che la società predispone a fine anno.
Di fronte a uno scenario così sconfortante, Regione non trova altra scusa che accusare la Corte di aver sbagliato o, peggio, velatamente, di essere in malafede, quasi fossero a colloquio con un gruppo politico avversario. Perché allora, quando la Lombardia ha avuto la possibilità di rispondere ai rilievi della Corte, non lo ha fatto o lo ha fatto solo parzialmente? Di fronte a tanto dilettantismo ribadiamo la nostra posizione: ARIA deve essere al più presto liquidata. Lo abbiamo detto quando è nata due anni fa, in continuità con la decennale battaglia radicale per la trasparenza e la sostenibilità economica delle società partecipate, e lo ripetiamo oggi.”