Un nuovo mandato di arresto con nuove incriminazioni per Putin: è quello che hanno chiesto oggi i Radicali Italiani, insieme a ALDE Party e LYMEC, Eumans e +Europa, BASE Italia e MEAN, Comitato Ventotene, Volt Olanda e JEF (Rotterdam-Den Haag), Movimenta nella manifestazione di fronte alla Corte Penale Internazionale dell’Aja.
“Quella di oggi è una data importante-ha dichiarato Igor Boni-Presidente Radicali Italiani- il 7 ottobre è il compleanno di Putin e l’anniversario dell’assassinio di Anna Politkovskaja, il cui omicidio rappresentò un “regalo” al capo del Cremlino. Oggi l’unico regalo possibile da fare a Putin sono nuove incriminazioni all’Aja per lui e per gli altri membri del suo regime.
Dopo l’aggressione e l’invasione su larga scala dell’Ucraina, che segue i crimini in Cecenia, in Georgia, in Libia e in Siria – nonché l’occupazione illegale della Crimea e la guerra “per procura” scatenata in Donbas dal 2014 – occorre portare a processo l’intera catena di comando del regime fascista russo. Non solo per la deportazione dei bambini ucraini ma per ogni crimine commesso, a Bucha come a Irpin, a Mariupol come a Bakhmut, dovunque in Ucraina: sono ben 103.000 i crimini già censiti dagli investigatori sia ucraini sia della CPI. Nel giorno in cui in Italia le forze cosiddette progressiste manifesteranno per una “pace” che passa dalla resa dell’Ucraina, noi saremo all’Aja per dire che, come la storia ci insegna, non ci può essere Pace senza Giustizia.»
Lo dichiarano in una nota Massimiliano Iervolino-Segretario Radicali Italiani-Igor Boni-Presidente Radicali Italiani-Giulia Crivellini-Tesoriera Radicali Italiani.