Il 18 novembre 2018 così scriveva il famigerato Andrea Crippa, attuale vicesegretario della Lega di Salvini, sulla sua pagina facebook: “Oggi abbiamo siglato uno storico accordo a MOSCA fra la Lega Giovani e la Giovane Guardia di Russia Unita di Putin. Lotta all’immigrazione clandestina, lotta al terrorismo islamico, difesa della nostra storia e identità, riconoscimento della Russia come partner imprescindibile del sistema di sicurezza internazionale e fine delle sanzioni contro la Russia, che sono costate all’Italia 5 miliardi di euro e migliaia di posti di lavoro persi. Il 30 marzo, a Milano, la LEGA GIOVANI metterà insieme tutti i movimenti giovanili liberi e sovrani, che vogliono difendere la propria gente e i propri confini. Non ci fermeranno mai”. La foto è tratta dal profilo di Crippa.
“A proposito del mondo al contrario… Andrea Crippa, un sodale del putinismo, dell’ideologia imperialista russa, accusa l’ottimo Direttore del Museo Egizio di Torino di ideologia e razzismo. Non parliamo di ere geologiche addietro, ma di qualche neanche 5 anni fa. Mentre la Russia aveva occupato militarmente la Crimea in violazione di ogni diritto internazionale nel Donbass infuriava una guerra scatenata da paramilitari russi finanziati dal Cremlino con migliaia di morti, Andrea Crippa era a Mosca a firmare un accordo con la Giovane Guardia del Partito Russia Unita di Putin. Un accordo che, insieme a quello sottoscritto di suo pugno da Matteo Salvini il 6 marzo 2017, sanciva non solo la vicinanza, ma la comunità di intenti tra i fascisti del Cremlino e la Lega in Italia. Ecco chi è Andrea Crippa, quello che si permette oggi, insieme non a caso ad un altro filorusso come l’Assessore piemontese della Giunta Cirio, Maurizio Marrone, di attaccare la professionalità, le indubbie capacità e i successi incontestabili di chi oggi dirige il Museo Egizio di Torino.
Con una battuta potremmo dire “Non c’è Crippa per gatti!”.
Lo dichiarano in una nota Igor Boni-Presidente Radicali Italiani-Giulio Manfredi-Giunta Radicali Italiani