La Commissione Affari Istituzionali del Consiglio regionale della Lombardia ha approvato ieri, senza alcun voto contrario (voto favorevole di Lega, PD e Forza Italia, mentre il M5S non ha partecipato al voto), il passaggio in aula della proposta del radicale eletto in Più Europa Michele Usuelli affinchè la Lombardia sia la prima di 5 Regioni a promuovere una consultazione referendaria sulla riforma costituzionale sul c.d. “taglio dei parlamentari”.
Intervenendo in sede di commissione il Consigliere Usuelli ha dichiarato: “Il risparmio economico dovuto al taglio dei Parlamentari non può essere l’unico criterio con il quale giudicare la riforma; i Padri Costituenti scelsero un numero apparentemente elevato di parlamentari perché il pluralismo politico italiano trovasse un’ampia rappresentanza in Parlamento e la scelta di ridurre tale numero può avere delle conseguenze significative su aspetti importanti della vita istituzionale, che devono essere valutate dai cittadini.”
“Molto bene il voto in Commissione Affari Istituzionali del Consiglio regionale della Lombardia, – sottolinea il neoeletto segretario di Radicali Italiani Massimiliano Iervolino – la proposta del Consigliere Usuelli è il giusto tentativo di far emergere un’Italia diversa che ragiona e combatte contro la demagogia. Tagliare la rappresentanza deteriora ancora di più lo stato della nostra democrazia, favorendo, al contrario, il senso di sfiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni.”
“In occasione della discussione parlamentare – aggiunge Riccardo Magi, deputato radicale di +Europa che insieme ai colleghi Bergamini e Giachetti ha avviato la raccolta firme tra i deputati per promuovere il referendum dalle aule del Parlamento – abbiamo sottolineato come una riduzione operata in questo modo sarebbe uno sfregio anziché una riforma mortificando la rappresentanza popolare senza portare una maggiore efficienza dei lavori.”
La proposta approvata oggi passa ora al Consiglio regionale che ne dovrebbe essere discusso in seduta d’Aula il 26 novembre e, in caso di definitiva approvazione, la trasmetterà alle altre regioni che potranno avviare un iter analogo. Nel caso il referendum trovi il consenso di 5 assemblee sarà sottoposto al voto tra primavera e autunno 2020, salvo interruzione anticipata della legislatura.