“Esattamente un anno fa esprimevamo la nostra preoccupazione per la gravissima situazione che stava vivendo Giancarlo Pittelli, avvocato, già parlamentare, imputato nel maxiprocesso ‘Rinascita Scott’ alla ‘ndrangheta di Vibo ma, soprattutto, uomo privato della libertà personale in attesa di giudizio”, così in una nota Massimiliano Iervolino, Giulia Crivellini e Igor Boni, segretario, tesoriera e presidente di Radicali Italiani.
“Oggi di anni ne sono trascorsi oltre tre. Tre anni in cui l’imputato, innocente per la nostra Costituzione fino al terzo grado di giudizio, non è stato privato solo della libertà, e sarebbe già sufficiente, ma ha avuto la vita privata, pubblica e professionale letteralmente distrutta. Non si può non pensare a un accanimento giudiziario, vergognoso per uno Stato di diritto.
Oggi, finalmente, ma sempre troppo tardi, è prevalso il buon senso, il buon senso di una giustizia che non è pregiudiziale ma cerca di perseguire la verità giudiziaria preservando l’onore e il rispetto del cittadino.
Per questo motivo riteniamo l’annullamento dell’obbligo di dimora per Giancarlo Pittelli una buona notizia ma una buona notizia soprattutto per la giustizia. Possiamo solo sperare che l’uomo Pittelli possa avere la forza di ricostruire il suo percorso, di vita e professionale.
Un plauso al collegio dei difensori, gli avvocati Gian Domenico Caiazza, Guido Contestabile e Salvatore Staiano per non aver mollato e non aver perso la speranza in una giustizia giusta”, concludono.