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18° Congresso di Radicali Italiani a Torino da venerdì a domenica

Torino

Sabato congressisti con fasce a lutto contro rinnovo automatico accordi Italia/bande libiche. Sintesi conferenza stampa presentazione Congresso.
Questa mattina, nella sede dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta di Torino, è stato presentato il 18° Congresso nazionale di Radicali Italiani, che si terrà a Torino, da venerdì 1° novembre (inizio ore 15:00) a domenica 3 novembre, presso il Centro Congressi del Pacific Hotel Fortino (Strada del Fortino n. 36).
L’ultimo congresso nazionale radicale tenutosi a Torino risale al 1972. Per ricordare le lotte radicali di quegli anni lontani, all’ingresso del Congresso sarà allestita una mostra fotografica dedicata all’iniziativa radicale, durata 15 anni, per l’introduzione della legge sul divorzio (1970) e per la vittoria del referendum (1974).
«Torino è sempre stata una delle roccaforti radicali, sia in termini di militanza sia in termini di riscontro ai tavoli di raccolta firme (legalizzazione eutanasia, legalizzazione cannabis, “Ero Straniero” per la regolarizzazione dell’immigrazione) – 

Ha dichiarato nel corso della conferenza stampa la segretaria di Radicali Italiani Silvja Manzi –

Rispetto ai risultati elettorali, ricordo solamente che lo scorso anno, alle elezioni politiche, nel centro di Torino le liste di +Europa hanno riportato il migliore risultato elettorale di tutta Italia. L’Associazione radicale Adelaide Aglietta ha ormai alle spalle vent’anni di attività, come Radicali Italiani. Anche quest’anno ha fornito un apporto significativo alle lotte radicali; ricordo solo la mobilitazione per il SÌ alla TAV. In Congresso porterò, innanzitutto, il “Dossier Stato di Diritto”, che documenta le sistematiche violazioni di legge compiute dal “primo Governo Conte”, che il “secondo Governo Conte” ha semplicemente ereditato, senza apportarvi alcun miglioramento. Faccio quattro esempi: i sedicenti “decreti sicurezza” di Salvini, ancora in vigore, e il comportamento tenuto rispetto alla recente vicenda di “Ocean Viking”; l’abolizione della prescrizione dopo la sentenza di primo grado, chiaramente incostituzionale; il silenzio su una legge elettorale (il “Rosatellum”) incomprensibile per i cittadini e che garantisce l’accesso alla competizione elettorale a soli cinque partiti (PD, M5S, Lega, Forza Italia, FdI). Dulcis in fundo, la vicenda di Radio Radicale, con l’ultima sparata qualunquista di Luigi Di Maio, che dimentica sempre di dire che Radio Radicale richiede da anni l’indizione di una gara, aperta a tutti, per scegliere chi può offrire alle migliori condizioni il servizio pubblico d’informazione assicurato finora da Radio Radicale.»


Oltre al dibattito (aperto anche ai non iscritti) e alle votazioni finali (riservate agli iscritti) di mozione e organi, nel Congresso radicale si terranno i seguenti eventi:
Domani, alle ore 15Tavola rotonda sullo Stato di diritto con la leader radicale Emma Bonino, il direttore della Stampa Maurizio Molinari, il costituzionalista Fabrizio Cassella.
Sempre domani, venerdì, dalle ore 21, il Radical Tour: una visita guidata percorrerà le vie del centro di Torino alla scoperta dei luoghi e degli avvenimenti radicali storici.
Sabato 2, alle ore 20, è prevista la proiezione del docufilm Le parole di Ventotene. Ernesto Rossi: il progetto di Europa unita, introdotto da uno dei registi, Marco Cavallarin, e dalla storica Antonella Braga
Sabato 2 novembre i congressisti indosseranno una fascia nera a lutto, per ricordare e denunciare il rinnovo automatico degli Accordi Italia<bande libiche, stipulati dal ministro Minniti nel 2017 e che questo governo intende confermare, salvo avanzare alcune proposte di modifica insufficienti e del tutto aleatorie.