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Scontri alla Sapienza: di quale libertà parla la destra?

“Ieri la presidente Meloni nel suo discorso alla Camera invitava i giovani a ‘restare liberi’ e assicurava che il governo di destra non limiterà mai le libertà esistenti dei cittadini. Nelle stesse ore dentro la città universitaria della Sapienza una cinquantina di studenti che contestavano le politiche della nuova maggioranza venivano manganellati dalle forze dell’ordine con una brutalità indiscutibile, tale da sembrare un avvertimento nel giorno del giuramento del nuovo governo: un prologo del nuovo corso.

A conferma di ciò è arrivata la dichiarazione del neo Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi secondo cui la polizia ha fatto in modo che il convegno autorizzato, organizzato da Azione universitaria, si svolgesse liberamente. Questa è una giustificazione della violenza non accettabile per il contesto e la situazione di non rischio”, dichiara in una nota Giulia Crivellini, tesoriera di Radicali Italiani.

“I ragazzi e le ragazze del collettivo hanno infatti iniziato ad essere manganellati nel tentativo di apporre uno striscione sul cancello, un gesto di espressione nonviolento da accettare in uno stato democratico, che ‘non limita le libertà esistenti’ come prometteva ieri la presidente Meloni. Come Radicali – conclude Crivellini – chiediamo risposte alle istituzioni, anche quelle accademiche, per far vivere il diritto agli spazi di espressione, di confronto ma anche di contestazione nonviolenta, sempre più adeguata per segnare la differenza con la cultura securitaria e autoritaria, come dimostrano i nuovi movimenti ambientalisti, femministi e antirazzisti.

Ci appelliamo inoltre alle forze sociali e alle associazioni per unirci nella richiesta dell’obbligo dei codici identificativi che attendiamo dal 2001. Ce lo aspettiamo dal governo ‘della responsabilità’”