“La polemica suscitata dal pezzo dì Jacopo Iacoboni su La Stampa è servita anche ad evidenziare che il centrodestra non ha un’unica voce sulla questione “Russia-Ucraina” ma ciascuno canta a modo suo”, così in una nota Massimiliano Iervolino, Giulia Crivellini e Igor Boni, segretario, tesoriera e presidente di Radicali Italiani.
“Lasciamo stare, per carità di patria, Silvio Berlusconi che telefona all’ambasciatore russo che gli spiega che ‘l’invasione era necessaria perché il rischio era che l’Ucraina attaccasse la Russia’ (sic). Il vero problema è che i due veri competitor del centrodestra, Giorgia Meloni e Matteo Salvini, dicono cose molto diverse se non opposte.
Meloni ribadisce ‘l’assoluto sostegno all’eroica battaglia del popolo ucraino’; Salvini, invece, dichiara che il fatto di essere alleati con le democrazie occidentali ‘non significa non volere buoni rapporti con Putin’.
È del tutto evidente che le posizioni di FdI e Lega sono inconciliabili fra loro e che l’affermazione categorica di Meloni: “Un’Italia guidata da noi e dal centrodestra sarà affidabile sui tavoli internazionali’ è assolutamente destituita di ogni fondamento”, concludono.